REGGIO CALABRIA Il giorno dopo la tempesta Pdl e Udc provano a mettere una pezza davanti alle lacerazioni venute alla luce in consiglio regionale. Non ingannino i toni amichevoli e ottimistici della lunga nota a firma dei capigruppo dei due partiti. Quella di Gianpaolo Chiappetta e Alfonso Dattolo appare una difesa d`ufficio di un`alleanza sempre più preda delle proprie contraddizioni interne. Contraddizioni che potrebbero determinare un divorzio non appena inizierà la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento.
In ogni caso, i due provano a minimizzare l`ultimo scontro avuto in consiglio regionale, sui temi della sanità, nell`ultima riunione di venerdì. Il casus belli è rappresentato da un emendamento al Collegato alla Finanziaria presentato dal consigliere del Pdl Nazzareno Salerno riguardante le nomine dei commissari nelle Aziende sanitarie ed ospedaliere: «Non esiste nei fatti nessuno degli scricchiolii di cui riferiscono le cronache giornalistiche di oggi. Ci sono invece tante, troppe lesioni da affrontare e sono quelle che riguardano una Regione per troppo tempo priva di soluzioni concrete e durature. Nella dialettica propria di un`assemblea rappresentativa abbiamo affrontato un tema, del quale peraltro torneremo ad occuparci, che riguarda l`argomento principale di ogni impegno amministrativo e cioè il sistema sanitario, la sua organizzazione, ruolo, funzioni e governance delle Aziende sanitarie provinciali».
«Le riunioni del Consiglio regionale, quelle che ci vedono protagonisti come maggioranza – sostengono Dattolo e Chiappetta – sono segnate dai contenuti, dalle proposte, dalle azioni destinate a riformare e contestualmente risanare la nostra Regione. Potrebbe sembrare un`affermazione scontata ma non lo è, perché così non è sempre stato. Abbiamo iniziato e poi continuato la nostra azione di governo in un contesto di assoluta difficoltà, ma non abbiamo cercato in questa condizione un`attenuante o un motivo per il quale spostare in avanti scelte e responsabilità. Abbiamo deciso di affrontare emergenze e problemi e lo stiamo testardamente facendo. E la seduta del Consiglio regionale di ieri rientra perfettamente in questo contesto. Abbiamo, com`è nostra abitudine, approvato in tempi utili un bilancio che è conseguenza delle risorse disponibili, degli obblighi che abbiamo, delle urgenze ineludibili. Averlo fatto nei tempi dovuti è segno di quella normalità amministrativa e rigore politico sconosciuti anche in un recente passato».
«Ieri – dicono ancora i capigruppo di Udc e Pdl – abbiamo anche dato luogo all`ennesima, forte e significativa riduzione dei costi della politica con provvedimenti che consentono risparmi concreti, effettivi, visibili. Insomma una pagina di buona amministrazione e lodevole impegno per la Calabria. I risultati indicati sono stati ottenuti, ed altri ne otterremo, sulla base di un preciso mandato ricevuto dagli elettori e con un`organizzazione politica della maggioranza che si fonda sul contributo di diverse esperienze. Il Pdl e l`Udc, in particolare, sono congiuntamente e fortemente determinati a proseguire questa difficile ma esaltante esperienza. Le soluzioni non sono frutto dell`ispirazione leaderistica di qualcuno, né tantomeno una grazia divina. Le soluzioni che abbiamo sempre individuato sono frutto di un confronto maturo, leale, schietto tra le forze politiche che compongono la maggioranza e tra tutti i consiglieri regionali che intendono fornire un contributo in termini di qualità nell`azione legislativa e di governo. E la cronaca della seduta di ieri rientra in questa prospettiva. Una riunione nel corso della quale, lo ripetiamo, abbiamo dato l`ennesima prova di rigore amministrativo e capacità di programmare il futuro della Regione pur tra le difficoltà di un bilancio che presenta dati imposti dalla nostra storica condizione e da una condizione generale del Paese che riduce al minimo le possibilità di manovra ed intervento». «Pdl ed Udc – conclude la nota – sono consapevoli del ruolo che stanno interpretando nell`interesse dei calabresi e ribadiscono la validità di un comune e condiviso percorso nel governo della Regione. Tutto il resto riguarda retroscena inesistenti e letture strumentali che nulla forniscono in termini di serietà e contributo costruttivo».
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