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Reggio, il Pdl corre ai ripari: candidare solo irreprensibili e reggini

REGGIO CALABRIA Un codice etico «valido sia per la scelta delle candidature e sia per la selezione dei dirigenti del partito, in maniera da segnare distintamente i due criteri basi per le prossime …

Pubblicato il: 12/01/2013 – 17:11
Reggio, il Pdl corre ai ripari: candidare solo irreprensibili e reggini

REGGIO CALABRIA Un codice etico «valido sia per la scelta delle candidature e sia per la selezione dei dirigenti del partito, in maniera da segnare distintamente i due criteri basi per le prossime sfide future del Pdl: legalità e moralità». E` quanto prevede un ordine del giorno approvato all`unanimità dal Coordinamento del Pdl “Grande Città” di Reggio Calabria su proposta del coordinatore Daniele Romeo e del vicario Antonio Pizzimenti, che hanno fatto proprie la proposte avanzate dal Movimento della Giovane Italia. L`ordine del giorno impegna il coordinamento «a non candidare in qualsiasi competizione elettorale e a non accettare tra i propri quadri dirigenziali: chi è stato rinviato a giudizio o è stato destinatario di una misura cautelare personale, non annullata in sede di impugnazione, per un reato di mafia, di criminalità organizzata o contro la libertà personale e la personalità individuale; chi ha avuto comminata una sentenza di condanna, ancorchè non definitiva ovvero ha patteggiato una pena, per un reato di mafia, di criminalità organizzata o contro la libertà personale e la personalità individuale; chi è indagato in seguito ad un reato per cui sia stata emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere; chi è stato condannato, ancorchè in via non definitiva, ovvero ha patteggiato una pena per reati di corruzione nelle diverse forme previste,concussione e peculato; chi è stato destinatario di misure interdittive personali o patrimoniali, ancorchè non definitive, previste dalla legislazione antimafia». Il Coordinamento Grande Città del Pdl si e` riunito stamani per programmare le iniziative in vista delle elezioni politiche. «In un momento storico in cui l`anti politica rischia di primeggiare – è scritto in una nota – Romeo e Pizzimenti hanno ribadito l`esigenza di tornare a far sentire le idee e le proposte del partito tra la gente, con l`intento di profondere ogni energia per confermare gli ottimi risultati ottenuti in Calabria, e soprattutto a Reggio, dal Pdl. Il coordinamento, nella sua interezza, ha voluto porgere un sincero ringraziamento ai parlamentari che hanno rappresentato il territorio dagli scranni del Pdl. In maniera particolare si è voluto menzionare il senatore Giuseppe Valentino, che ha comunicato la volontà di non ricandidarsi. Durante la sua attività parlamentare Valentino ha sempre fatto primeggiare il suo forte amore verso Reggio e la comunità calabrese. In vista delle elezioni il Coordinamento, all`unanimita`, ha chiesto a gran voce che vengano tenuti in considerazione, come principali criteri di selezione dei candidati, i principi della territorialita` e che quindi vengano schierati le donne e gli uomini portatori di sani consensi che abbiamo un forte radicamento nel territorio comunale. A tal proposito tutti i membri del Coordinamento e gli eletti al Consiglio comunale ingiustamente sciolto dal governo tecnico, offrono al partito la propria disponibilita` a candidarsi anche in posizioni non utili per aiutare il centrodestra». «La necessità che le liste del Pdl siano connaturate da una forte caratterizzazione territoriale, attraverso l`espressione di quegli uomini che nel loro percorso politico hanno scelto quale unica mission quella di supportare e difendere la Calabria in ogni frangente e con tutti i mezzi a disposizione – prosegue la nota – ha visto immediata attuazione attraverso l`approvazione all`unanimità di un ordine del giorno in tal senso. Il Coordinamento ha anche discusso e avanzato alcune proposte da inserire nell`agenda del prossimo governo, che per nessuna ragione potrà ignorare il Sud. Uno sviluppo “vero” del Sud, infatti, coinciderebbe con un aumento del 30% del Pil nazionale. Si potrebbe ipotizzare, ad esempio, una tassazione al 3% totale, per i primi 10 anni, per le microimprese che abbiano sede legale ed operativa al Sud con massimo 3 dipendenti compresi il titolare o soci, che non superino i 100 mila euro di fatturato annuo o ancora l`affidamento gratuito degli immobili e terreni inutilizzati dallo Stato per 10 anni, con proroga di altri 10, ai giovani (entro i 40 anni) che intendono creare nuove aziende sui territori del Sud, con tassazione tot per i primi 10 anni al 5% in caso di aziende agricole».

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