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L`azzardo delle `ndrine nei Casinò

ROMA Un blitz antiriciclaggio della Direzione investigativa antimafia ha scosso oggi le quattro case da gioco italiane di Campione, Saint Vincent, Sanremo e Venezia. Gli investigatori si sono present…

Pubblicato il: 08/03/2013 – 14:02
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L`azzardo delle `ndrine nei Casinò

ROMA Un blitz antiriciclaggio della Direzione investigativa antimafia ha scosso oggi le quattro case da gioco italiane di Campione, Saint Vincent, Sanremo e Venezia. Gli investigatori si sono presentati con in mano alcune black list di nominativi “sotto osservazione” da incrociare con gli elenchi dei clienti. L`obiettivo era intercettare e mappare nel dettaglio i flussi di denaro di provenienza illecita che si riversano, trasformati in fiches colorate, sui tavoli verdi italiani per poi uscirne “ripuliti”. E già dopo i primi accertamenti di oggi nella rete qualcuno è caduto. A Saint Vincent almeno quattro personaggi appartenenti alla `ndrangheta, coinvolti nell`indagine “Minotauro”, compaiono tra i nominativi degli ingressi.
A Sanremo è stata accertata la presenza di soggetti con precedenti specifici per associazione a delinquere di stampo camorristico e di persone contigue ad ambienti `ndranghetisti. Sono inoltre meno di dieci i nominativi dei clienti con alte frequentazioni consegnati dai vertici del Casinò di Venezia agli uomini della Dia. Ora il lavoro di indagine dovrà scendere ancora più in profondità, grazie anche ad altri documenti di dettaglio che i casinò consegneranno nei prossimi giorni e che consentiranno di quantificare le somme cambiate dagli individui segnalati e levincite ottenute per valutare eventuali misure patrimoniali. L`operazione, condotta dal personale della Direzione investigativa antimafia di Torino, Milano, Genova e Padova, è scattata in contemporanea a mezzogiorno. I funzionari hanno acquisito tutta la documentazione utile a verificare eventuali casi di riciclaggio. Negli uffici amministrativi sono stati passati al setaccio il numero degli ingressi effettuati dalle persone segnalate, il denaro cambiato in fiches, gli incassi delle vincite, gli eventuali garanti e tutta la documentazione su possibili ipotesi di reato quali la sostituzione e l`impiego di denaro di provenienza illecita.  
«Il Casinò di Venezia – conferma l`amministratore delegato Vittorio Ravà – ha dato come sempre la massima disponibilità e collaborazione, nei confronti dell`attività della nostra casa da gioco non c`è nessun controllo in atto». Lo stesso atteggiamento, hanno assicurato dalla Dia, ha caratterizzato il lavoro di recupero delle informazioni anche nelle altre tre aziende. L`azione di oggi, la prima di questo genere, «rientra tra i poteri di accesso e accertamento demandati dalla normativa alla stessa Dia», spiegano i funzionari. Tra i soggetti destinatari degli obblighi antiriciclaggio, presso i quali vengono svolti accessi e accertamenti, rientrano anche le case da gioco allo scopo di verificare se ricorrano pericoli di infiltrazione da parte della criminalità organizzata di stampo mafioso.

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