COSENZA Sono trascorsi sei mesi da quando il tribunale di Cosenza ha riconosciuto a una giovane donna, residente nella frazione di Sant`Ippolito, il risarcimento di un milione di euro per i danni provocati dalla negligenza medica durante la sua gravidanza. La donna ha avuto due gemelli, Francesco e Giuseppe, che oggi hanno 12 anni, tetraplegici, uno sordo, l`altro ipovedente, conseguenza della sottovalutazione dei sanitari dell`ospedale “Annunziata” di Cosenza che avevano in cura la madre. Fino al sesto mese tutto procedeva bene, poi un aumento eccessivo di liquido amniotico. I medici continuavano a tranquillizzarla fino a quando lei, visto il peggiorare della situazione, ha deciso di firmare le dimissioni ed è andata a Firenze. Qui i medici le hanno detto che aveva poche ore di vita. Per fortuna si è salvata, ma i bambini a causa del liquido amniotico avevano subito danni irreversibili e gravi. Dopo la nascita dei bambini c`è stata una lunga battaglia giudiziaria. Il tribunale bruzio, nell`ottobre scorso, ha riconosciuto le responsabilità mediche e ha condannato l`Azienda ospedaliera di Cosenza al risarcimento che, a tutt`oggi, non è stato ancora corrisposto. La donna, aiutata dai familiari, è riuscita a gestire i bambini e ora ha deciso di rivolgere un appello alle istituzioni. La giovane chiede che venga rimborsato il risarcimento per poter garantire una migliore assistenza ai gemelli la cui vita è stata ipotecata drammaticamente dalla malasanità e ora dalla malaburocrazia. (0050)
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