MILANO Spunta anche uno yacht del valore di 2,5 milioni di euro acquistato da Riccardo Bossi, figlio di Umberto, nell`inchiesta milanese che stamani ha portato in carcere l`ex tesoriere della Lega, Belsito. Lo yacht, stando all`ordinanza del gip, sarebbe stato comprato con l`appropriazione indebita dei fondi del Carroccio. Nell`ordinanza del gip di Milano, Gianfranco Criscione, che ha firmato gli arresti richiesti dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, si fa riferimento, infatti, a una nota di polizia giudiziaria del 3 ottobre scorso, dalla quale si evince che l`espulsione di Belsito dalla Lega «ha tutt`altro che interrotto il criminoso e criminogeno rapporto tra il medesimo Belsito e Girardelli, da ultimo incentrato sulle questioni relative a uno yacht». Si tratta di uno yacht «del valore di 2,5 milioni di euro, che Riccardo Bossi, figlio di Umberto Bossi, avrebbe a suo tempo acquistato avvalendosi di un prestanome grazie a un`ulteriore appropriazione indebita di Belsito». La stessa nota della Gdf, chiarisce il gip, «fa emergere pure che Belsito tuttora intrattiene poco trasparenti rapporti d`affari con un`esponente della Lega Nord di Chiavari, tale Dujany Sabrina». Il gip sottolinea, infine, per i quattro arrestati il «concreto e fortissimo pericolo di reiterazione dei reati». (0050)
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