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Raffica di assoluzioni nel giudizio contro la cosca Mancuso

VIBO VALENTIA La richiesta era stata di 379 anni di carcere. L`esito finale, però, ne ha accordati “soltanto” 86. Molti meno di quanto avrebbero voluto i pm della Dda di Catanzaro. Così, a nove anni…

Pubblicato il: 03/05/2013 – 21:58
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Raffica di assoluzioni nel giudizio contro la cosca Mancuso

VIBO VALENTIA La richiesta era stata di 379 anni di carcere. L`esito finale, però, ne ha accordati “soltanto” 86. Molti meno di quanto avrebbero voluto i pm della Dda di Catanzaro. Così, a nove anni dall`inizio dell`iter processuale, la propria sentenza del processo “Genesi” ridimensiona le accuse nei confronti del clan Mancuso, con ben 31 assoluzioni su 42 imputati. Nel processo venivano contestati reati come associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, usura, estorsioni, rapine, detenzione di armi i reati e i collaboratori di giustizia ascoltati sono stati più di 40.
A fronte di una richiesta di pena di 27 anni ciascuno per Luigi e Giuseppe Mancuso di Limbadi, il Tribunale ha dichiarato nei loro confronti “il non doversi procedere” in quanto ha ritenuto che i due imputati siano già stati processati per gli stessi reati dalla Corte d`Assise di Palmi. Identico discorso Michele Iannello, Antonio Albanese, Vincenzo Barbusca, Antonio Fazzari, Alessandro Morfei, Fortunato Nardi, Francesco Nesci, Domenico Oppedisano, Giuseppe Oppedisano. Sono stati, invece, condannati a 6 anni di reclusione a testa per associazione mafiosa Diego Mancuso (la Dda aveva chiesto 26 anni), Francesco Mancuso, Pantaleone Mancuso detto “l`Ingegnere”, Giovanni Mancuso, tutti di Limbadi, e Giuseppe Santaguida, di Sant`Onofrio. Cade invece per tutti gli imputati l`accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Altre condanne hanno riguardato Nazzareno Prostamo, di San Giovanni di Mileto (14 anni), Nicola Zungri, di Rosarno (Rc) condannato a 9 anni; Michele Tavella, di San Giovanni di Mileto (9 anni); Pasquale Pititto, di San Giovanni di Mileto (8 anni); Mauro Campisi, di Monsoreto di Dinami (7 anni); Rocco Angiolini, di Dinami (9 anni). Assolti, i rimanenti imputati, ovvero Antonio Colacchio, Andrea Currà, Roberto Cuturello, Salvatore Cuturello, Antonino De Vito, Francesco Elia, Gaetano Galati, Ottavio Galati, Pantaleone Mancuso, detto “Scarpuni”, Pantaleone Mancuso, detto “Vetrinetta”, Salvatore Mancuso, Michele Silvano Mazzeo, Francesco Mesiano, Roberto Piccolo, Salvatore Pititto, Antonio Prenestì, Raffaele Reggio, Domenico Soriano, Francesco Soriano, Gaetano Soriano e Leone Soriano. (0020)

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