REGGIO CALABRIA I consiglieri regionali del Pd, Carlo Guccione e Antonino De Gaetano, hanno rivolto una interrogazione al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, e all`assessore regionale alla pesca, Michele Trematerra, per conoscere quali interventi si intendono adottare per contrare la crisi del settore della pesca. «La crisi del settore della pesca – affermano Guccione e De Gaetano – vive in Calabria momenti di grande tensione e preoccupazione che, proprio di recente, sono sfociati nella rabbia e nelle proteste disperate delle donne di Bagnara, scese in piazza insieme all`intera cittadinanza per protestare contro le misure adottate dalla Comunità Europea in materia di pesca al pesce spada. I disagi dei pescatori sono andati progressivamente aumentando dal gennaio del 2012, con l`applicazione dei nuovi Regolamenti Ce sui controlli, assolutamente impraticabili per le imbarcazioni gestite da imprese a carattere familiare, che prevedono la licenza a punti, la marcatura degli attrezzi da pesca, l`installazione di apparati di controllo Blue Box e l`obbligo del giornale elettronico di bordo alle unità da pesca di lunghezza fuori tutto comprese tra 12 e 15 metri. A tutto ciò si sono aggiunte le nuove norme in materia di commercializzazione e tracciabilià dei prodotti del settore che comportano dinamiche documentali a vantaggio delle grandi imprese e l`inapplicabilità alle imprese che praticano la piccola pesca».
«Ulteriori disagi – proseguono – sono nati anche dal punto di vista previdenziale poiché dal primo gennaio 2012, con la legge di stabilità, sono aumentati i contributi che dallo sgravio dell`80% sono passati al 60% per tutto il 2012, e poi al 70% nel 2013, aumentando ulteriormente il costo del lavoro per le imprese. Considerevoli sono i ritardi delle amministrazioni regionali nell`attuazione del Fondo Europeo Pesca (Fep) necessario per l`ammodernamento e l`innovazione del settore e che, in Calabria, è mancata addirittura la concertazione nell`attuazione del Fep sia con il sindacato che con i pescatori non organizzati nelle associazioni di categoria. L`auspicio è che la Regione Calabria, alla stregua di altre regioni, si doti celermente di apposite leggi per la regolamentazione della pesca nell`ambito delle acque territoriali (miglia 12), previsto dalla modifica del titolo V della Carta Costituzionale che, di fatto, ha già decentralizzato la gestione di molte competenze, demandandole alle Regioni».
Guccione e De Gaetano chiedono «quali iniziative e strumenti s`intendono adottare per dare corso agli impegni assunti e da assumere per un settore che rischia l`estinzione e per superare, nel più breve tempo possibile, i gravi ritardi che la Regione ha accumulato nei confronti dei lavoratori e delle imprese della pesca, individuando un percorso che consenta a centinaia di famiglie addette al comparto di poter continuare a svolgere un`attività che contribuisce in modo significativo alla crescita del prodotto interno lordo calabrese». (0030)
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