Terremoti, oltre la metà dei calabresi a rischio
CATANZARO Oltre la metà della popolazione coinvolta nelle prime ore dalla scossa sismica. Migliaia di persone che rimarrebbero senza tetto. Ad avere la peggio Reggio Calabria che vedrebbe circa 85mil…

CATANZARO Oltre la metà della popolazione coinvolta nelle prime ore dalla scossa sismica. Migliaia di persone che rimarrebbero senza tetto. Ad avere la peggio Reggio Calabria che vedrebbe circa 85mila abitanti finire sotto le macerie delle proprie abitazioni. Numeri choc che emergono dalla banca dati della Protezione civile ripresi con un ampio servizio nell`ultima edizione dell`Espresso che dimostrano la fragilità del nostro territorio. Secondo quanto riportato dal settimanale, già da gennaio 2012 la Calabria è sotto i riflettori: l`allarme terremoto sarebbe scattato a seguito dello sciame sismico che ha investito la nostra regione e la Sicilia orientale. Ma è la conta dei danni che potrebbe provocare un sisma che dovesse investire la Calabria a risultare devastante. Oltre Reggio, danni ingenti in tutti gli altri capoluoghi. A Cosenza circa 46mila cittadini sarebbero direttamente colpiti dai crolli mentre 31.257 resterebbero senza una casa. Stesso rapporto per quanto riguarda Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. Ma anche grossi centri come Lamezia Terme e Isola Capo Rizzuto sarebbero letteralmente rasi al suolo. Sul banco degli imputati, secondo quanto riportato dall`Espresso, la mancata prevenzione dei rischi: un terzo dei Comuni calabresi è senza un piano d`azione in caso di sisma. Nonostante la nostra regione risulti tra le più “ballerine”. Ancora più scoraggiante è il dato sugli edifici pubblici a rischio: 2.300 su 3.200. Numeri che dimostrano la fragilità del sistema di prevenzione regionale. E se è vero che i terremoti non si possono prevedere si possono comunque prevenire gli effetti. Anzi dovrebbe essere un dovere sacrosanto. (0090)