REGGIO CALABRIA Per i pescatori di Bagnara e le loro famiglie la «situazione è critica e drammatica: è stata messa in ginocchio la pesca che è volano della nostra economia». Il sindaco di Bagnara Calabra Cesare Zappia lancia un grido di allarme sulla situazione in cui versa il settore della pesca con «3.500 persone coinvolte su una popolazione di 10.700 abitanti, ossia quasi il 40%», in difficoltà a causa delle restrizioni introdotte con l`entrata in vigore di norme europee e in particolare i forti limiti all`utilizzo della rete “ferrettara” con la riduzione della maglia da 18 a 10 cm. Norme che hanno comportato, in particolare, una battuta d`arresto per la pesca del pescespada. L`assessore regionale all`Agricoltura Michele Trematerra, riferisce all`Adnkronos il sindaco, «ha chiesto lo stato di crisi per ottenere sia un piano di dismissioni» delle reti «sia la cassa integrazione in deroga». «Grazie all`intervento del governatore Scopelliti abbiamo avuto un incontro al ministero delle Politiche agricole», continua Zappia e «il tavolo tecnico prosegue». «Purtroppo una deroga ci è stata negata, ma puntiamo a misure alternative per questo stato di crisi», sottolinea Zappia. «Assieme ai nostri parlamentari abbiamo chiesto di avviare procedure per l`assegnazione» alla Calabria «di quote tonno 2015 – conclude Zappia – rappresenterebbe una misura alternativa che permetterebbe a tutto il settore di continuare a svolgere un`attività che viene tramandata di generazione in generazione». (0050)
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