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OPERAZIONE OLD FAMILY | «Lo Stato non ha dimenticato Crotone»

«Serve un controllo costante perché quando si forma il vuoto, quando i clan vanno in carcere c`é subito chi li sostituisce». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro Vincenzo Antonio…

Pubblicato il: 04/06/2013 – 15:55
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OPERAZIONE OLD FAMILY | «Lo Stato non ha dimenticato Crotone»

«Serve un controllo costante perché quando si forma il vuoto, quando i clan vanno in carcere c`é subito chi li sostituisce». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo incontrando i giornalisti per illustrare i risultati dell`operazione che ha portato al fermo di 35 persone da parte della polizia di Stato. «Il gruppo criminale sgominato questa mattina – ha aggiunto Lombardo – si è eretto dopo le operazioni del pm Pierpaolo Bruni, e si è formato in un momento di vuoto. Una struttura specializzata sia in stupefacenti, che venivano riforniti da Africo e dalla Puglia, che in estorsioni e pizzo». Giovanni Bombardieri, procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro e firmatario del provvedimento di fermo insieme al pm Bruni, ha evidenziato come quella colpita oggi abbia «tutti gli elementi che caratterizzano un`organizzazione di `ndrangheta. L`indagine ha il merito di fornire un quadro completo coerente con quelle delle operazioni precedenti e ne rappresenta la conseguenza naturale». Bombardieri ha aggiunto, inoltre, che le indagini mettono in luce che «le vittime dimostrano ritrosia a rivolgersi alla polizia e sono più predisposte a chiedere aiuto a poteri criminali».
Il procuratore della Repubblica di Crotone Raffaele Mazzotta ha evidenziato la sinergia tra il proprio ufficio e la Dda. Per il questore di Crotone Mario Finocchiaro, l`operazione «é un segnale per la città. Lo Stato lavora in silenzio, sempre in prima linea. Crotone non è un posto dimenticato dallo Stato». All`incontro ha partecipato anche Maria Luisa Pellizzari, direttore del Servizio centrale operativo, secondo la quale l`operazione evidenzia le nuove alleanze criminali nel crotonese, ed il dirigente della squadra mobile di Crotone Cataldo Pignataro, che ha spiegato che l`indagine è stata condotta senza l`aiuto di collaboratori di giustizia. (0080)

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