Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 21:21
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

CASO CACCIA | I figli chiedono la riapertura delle indagini

TORINO «Per noi vorrà dire riaprire una ferita, che per altro non si è mai del tutto chiusa. Ma lo sentiamo come un dovere, come un bisogno di giustizia per il nostro Paese». A trent`anni di distanza…

Pubblicato il: 23/06/2013 – 14:55
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
CASO CACCIA | I figli chiedono la riapertura delle indagini

TORINO «Per noi vorrà dire riaprire una ferita, che per altro non si è mai del tutto chiusa. Ma lo sentiamo come un dovere, come un bisogno di giustizia per il nostro Paese». A trent`anni di distanza dall`omicidio del procuratore capo di Torino Bruno Caccia, ucciso dalla `ndrangheta il 26 giugno 1983, i figli del magistrato – Paola, Cristina e Guido – chiedono di riaprire le indagini. Lo aveva già anticipato il 27 ottobre del 2011 la figlia Paola in un`intervista pubblicata sul Corriere della Calabria (in allegato il pdf delle pagine). Dopo cinque gradi di giudizio, per quella morte è stato condannato il boss Domenico Belfiore, ritenuto il mandante dell`omicidio. «Ma è improbabile che abbia agito da solo e senza un movente», dice l`avvocato dei figli, Fabio Repici, secondo cui nell`indagine sulla morte di Caccia «ci sono ancora troppi buchi». L`anniversario sarà ricordato nei prossimi giorni con numerose iniziative. Per la prima volta la città di Torino ha organizzato una cerimonia in Municipio, il 26 giugno. In programma anche una commemorazione a Palazzo di giustizia, la deposizione di una corona di allora nel luogo della tragedia e, il 27 giugno sempre a Palazzo di Giustizia, l`incontro dal titolo “Le mafie al Nord”, a cui è prevista la partecipazione tra gli altri di Roberto Saviano. (0040)


intervista figlia Bruno Caccia sul Corcal
Argomenti
Categorie collegate

x

x