Overloading, regge l`accusa non le condanne
CATANZARO Quarantotto condanne e tredici assoluzioni. Si è concluso così ieri il processo d`Appello scaturito dall`inchiesta Overloading. La mega operazione contro un cartello di narcotrafficanti che…

CATANZARO Quarantotto condanne e tredici assoluzioni. Si è concluso così ieri il processo d`Appello scaturito dall`inchiesta Overloading. La mega operazione contro un cartello di narcotrafficanti che prendevano le mosse dal clan Muto di Cetraro. Nella sentenza emessa ieri dal Tribunale dall`appello questa tesi ha retto anche se le condanne inflitte – che vanno da diciotto anni ai sei anni a un anno e 4 mesi – sono state riviste rispetto al primo grado. Secondo quanto avevano ricostruito gli inquirenti gli uomini della locale di Cetraro rappresentati da Luigi Scornaienchi avrebbero garantito l`attività dei brokers della cocaina del vibonese e di San Luca non solo fornendo loro risorse economiche ma anche facendosi da tutori nelle loro trattative per recuperare partite di droga nel Nord Europe e in Sudamerica. Dalle indagini che hanno portato poi al processo, sarebbe anche emerso che Scornaienchi riusciva a garantire partite di coca alla `ndrina Chirillo di Paterno Calabro e a sua volta riusciva a rifornirsi di stupefacenti in Spagna grazie a propri canali rivendendo le partite sia nel Vibonese sia a Bologna. Un vero e proprio connubio quello ricostruito dall`indagine che aveva consentito ai due clan di costruire una sorta di unico sodalizio capace di recuperare droga anche dai canali dei narcotrafficanti colombiani e venezuelani e di smistarli sul mercato nazionale. Ieri le condanne che, nonostante la riduzione di pena, restano pesanti. In particolare sono stati condannati a 18 anni Luigi Scornaienchi, Bruno Fuduli e Joseph Bruzzese, mentre a Franco Lido Scornaienchi ed a Bruno Pizzata sono stati inflitti 16 anni. E ancora: 14 anni e 8 mesi ad Antonio Pelle e Romano Chirillo; 14 anni a Domenico Palermo; 12 anni a Luigi Verde e Antonio Pisano; 10 anni a Michele Iannelli; 9 anni ad Alessandro Cataldo; 8 anni e 8 mesi ad Alessio Ricco; 8 anni a Umberto Pietrolungo. Infine sono state comminate anche pene minori che che vanno da 6 anni a 1 anno e 4 mesi e assolte tredici persone. (0090)