Udienza al Tar per lo scioglimento del Comune di Reggio
Si dovrà attendere settembre per la decisione del Tar del Lazio sul ricorso con il quale l`ex amministrazione comunale di Reggio Calabria chiede di annullare lo scioglimento del Comune per contiguità…

Si dovrà attendere settembre per la decisione del Tar del Lazio sul ricorso con il quale l`ex amministrazione comunale di Reggio Calabria chiede di annullare lo scioglimento del Comune per contiguità mafiose. Oggi il ricorso, il cui primo firmatario è l`ex sindaco Demetrio Arena, è stato discusso nel merito; i giudici si sono riservati di pubblicare subito dopo l`estate la loro sentenza. In contestazione c`è il decreto con il quale il 9 ottobre scorso il Consiglio dei ministri ha disposto lo scioglimento del Comune di Reggio Calabria, con la conseguente nomina della commissione straordinaria per la gestione provvisoria dell`ente.
Le vicende che hanno portato all`atto governativo, spiegò l`allora ministro dell`Interno Annamaria Cancellieri, riguardavano «diversi episodi che toccano gli amministratori o atti che non sono stati posti in essere, come i controlli preventivi per gli appalti, la gestione dei beni confiscati alla mafia, la gestione dei mercati e delle case popolari». Decisione «ponderata e sofferta» – la definì Cancellieri -, presa dopo la lettura di migliaia di pagine di relazioni sulla situazione del Comune. Oggi, in sede di discussione nel merito del ricorso (con molti riferimenti tecnico-giuridici), i legali dell`ex amministrazione hanno, tra l`altro, sostenuto come esistente «una forzatura in tutti gli elementi che si sono voluti addurre ai fini dello scioglimento». Non così l`Avvocato dello Stato, il quale ha chiesto di valutare come legittimo il provvedimento di scioglimento, sostenendo tra l`altro che l`ex amministrazione reggina non avrebbe osteggiato il rischio d`infiltrazione mafiosa.