«Senza la "zona grigia" le `ndrine sarebbero solo bande»
REGGIO CALABRIA «Senza zona grigia la `ndrangheta non sarebbe niente, i clan sarebbero solo bande criminali»: sono queste le parole con cui il procuratore aggiunto Michele prestipino Giarritta ha vol…

REGGIO CALABRIA «Senza zona grigia la `ndrangheta non sarebbe niente, i clan sarebbero solo bande criminali»: sono queste le parole con cui il procuratore aggiunto Michele prestipino Giarritta ha voluto commentare l`operazione che oggi ha portato all`arresto di 6 personaggi legati al clan bellocco di San Ferdinando. Molti di loro – Aurora Spanò, moglie del presunto capo della omonima cosca di San Ferdinando, Giulio Bellocco, Antonio Bellocco e Domenico Bellocco – erano stati già colpiti nei mesi scorsi dall`operazione che aveva smascherato la presenza della potente consorteria a San Ferdinando.
Le successive indagini hanno permesso di individuare anche Aneta Brewczynska, 38enne nata in Polonia; Giuseppe Stucci, detto “Vito”, 59enne nato a Rosarno, comandante della polizia municipale del Comune di San Ferdinando; Giuseppe Spanò, detto “Pino”, 44enne nato a Vibo Valentia, agente della polizia municipale del Comune di San Ferdinando (nipote di Aurora Spanò). I pubblici ufficiali sono accusati di aver favorito il clan contribuendo ad occultare il controllo che i Bellocco avevano su un noto bar del paese.
Al termine di un sopralluogo, nel verbale redatto dai due sarebbe sparito Domenico Bellocco, reale proprietario dell`esercizio comnerciale che gestiva addirittura personalmente, per lasciare spazio al fittizio intestatario che però lì non ci ha mai messo piede. Un “favore” che i due avrebbero fatto al clan senza ottenete nulla in cambio, «il che – ha commentato il comandante Lorenzo falferi – rende la circostanza ancora più grave. Loro sapevano di avere a che fare con i Bellocco e si sono comportati di conseguenza».
«Estirpare dal territorio personaggi che dovrebbero far rispettare le regole ma agevolano i clan, estirpare le mele marce, gli imprenditori collusi, i politici complici: è questo il nostro principale obiettivo e il principale fronte di intervento»: così il procuratore capo Federico Cafiero de Raho ha voluto sintetizzare il significato dell`operazione. (0040)