VIBO VALENTIA Sharo Gambino torna a casa, nella sua Vazzano. Sarà proprio il piccolo centro dell`entroterra vibonese, che diede i natali allo scrittore scomparso il 25 aprile 2008, ad ospitare la sede della Casa della Cultura che porta il suo nome. A renderlo noto è Sergio Gambino, figlio dello scrittore e presidente dell`associazione fondata di recente – tenuta a battesimo da Giovanni Impastato – con lo scopo di recuperare e rendere fruibile il patrimonio di libri e documenti che Gambino ha messo insieme nell`arco della sua esistenza. «La famiglia Gambino – si legge in una nota della Casa della Cultura – avendo tristemente constatato l’indifferenza e il mancato interessamento da parte del comune di Serra San Bruno, ad assegnare una sede alla Fondazione, (che metterà a disposizione pubblica la biblioteca e l’archivio di Sharo Gambino) e avendo vagliato le varie proposte ricevute, (hanno dato disponibilità Comune di Lamezia Terme, Comune di Vibo Valentia, Comune di Riace, Comune di Vazzano, Comune di Torre di Ruggiero, Comune di Sorianello, Comune di Arena, Comune di San Lorenzo del Vallo, Comune di San Demetrio Corone, Comune di Panettieri, Provincia di Cosenza, Provincia di Catanzaro), ha deciso, per ovvi motivi di scegliere come sede della Biblioteca il Comune di Vazzano, luogo di nascita dello scrittore calabrese. In Vazzano esiste già una Biblioteca dedicata a Gambino, che verrà ampliata e ingrandita. Il Sindaco del Comune di Vazzano Dott. Domenico Villì si è dimostrato disponibile ad accogliere la Fondazione e ha espresso profonda gioia e soddisfazione per il “ …ritorno a casa di Sharo Gambino, che una casa a Vazzano l’ha sempre avuta”».
Nei prossimi giorni è previsto un incontro tra la famiglia Gambino e l’amministrazione comunale di Vazzano per concordare tempi e modalità di realizzazione del progetto, che dovrebbe essere operativo entro la fine dell’anno.
«Mio padre – ha dichiarato Sergio Gambino – ha sempre amato le Serre e ha scelto di rimanere “in trincea” a svolgere la sua attività di giornalista e di scrittore e penso sia giusto continuare la sua battaglia culturale dalle Serre. Vorrei ringraziare, a nome mio e della mia famiglia i vari amministratori che hanno voluto dare disponibilità ad accogliere questo progetto culturale, nella speranza di poter creare con loro, in Calabria, una rete che possa dare altro lustro alla nostra regione, oramai portata agli onori della cronaca solo per malapolitica e malaffare».
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