CATANZARO «Nel 2012 le esportazioni della Calabria, pari a 374 milioni di euro, sono rimaste invariate rispetto al 2011 e, per il secondo anno consecutivo, inferiori ai livelli pre-crisi». È quanto emerge dall`analisi dei dati dello studio “L`Italia nell`Economia internazionale 2012-2013“, il rapporto annuale sul commercio estero dell`Ice – Agenzia per la promozione all`estero e l`internazionalizzazione delle imprese italiane.
«La sostanziale stabilità della dinamica all`export – prosegue il rapporto – ha lasciato inalterata e pari allo 0,1% la quota della regione sulle esportazioni nazionali. L`inerzia del 2012 è la sintesi di dinamiche provinciali eterogenee e di una generalmente bassa propensione all`export della Regione (1,0%). L`anno è stato, infatti, scandito dalla contrazione dei valori esportati dalle province di Crotone e Reggio Calabria (provincia questa ultima, da cui origina il 35% del valore dell`export regionale) e dalla contestuale espansione delle esportazioni delle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia».
«Altrettanto eterogenee – evidenzia l`Ice – sono risultate le performance nei principali mercati di sbocco. A fronte della contrazione delle vendite sui mercati Ue (-8,2% rispetto al 2011), in larga parte dovuta alla flessione delle esportazioni in Germania (-14,5%), secondo mercato di sbocco delle produzioni regionali, le esportazioni calabresi hanno registrato degli incrementi superiori alla media in Francia (+4,4%) e Spagna (+25,3%). Sui mercati europei non Ue, in cui le esportazioni della Calabria hanno registrato una crescita su base annua del 13,9%, è risultata particolarmente positiva la crescita delle esportazioni verso la Svizzera (+22,1%), primo partner commerciale nella graduatoria dei dieci mercati di sbocco. Contestualmente, malgrado le esportazioni calabresi abbiano registrato degli incrementi in altri importanti mercati, tra cui gli Stati Uniti (+9,9%), sono fortemente diminuite in Asia centrale e orientale (rispettivamente -65 e -23 %). Per quanto concerne i primi dieci prodotti della regione, per valore delle esportazioni, nel 2012, i metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi hanno registrato un incremento del 21,1% rispetto all`anno precedente, posizionandosi all`apice della graduatoria. Unitamente al settore dei metalli, le vendite di articoli di abbigliamento si sono rivelate notevolmente dinamiche, come anche positive sono risultate le esportazioni di oli e grassi vegetali e animali (+28% rispetto al 2011), altre macchine di impiego generale (+9,3%), altri prodotti chimici (+6,7%), frutta e prodotti delle colture permanenti (rispettivamente +3,3 e +1,8%). Diversamente, ampie variazioni negative hanno interessato le voci macchine di impiego generale (-42,1%), altri prodotti alimentari (-14,1%) e altre macchine per impieghi speciali (-10,7%)». In merito agli operatori calabresi addetti all`esportazione, nel 2012 si è censita una numerosità pari a 1.383 unità. Rispetto al 2011, si è lievemente espanso il numero dei soggetti attivi sui mercati esteri, ma si è rilevato un lieve decremento del valore medio esportato per operatore, passato da 272 mila euro dell`anno precedente a 266 mila nel 2012.
«Nel primo trimestre del 2013 – conclude la ricerca – le esportazioni della Calabria hanno registrato una flessione rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente pari a -3,8%, in ragione del consistente calo delle vendite sui mercati europei (-17,9%) parzialmente bilanciato dall`espansione dei flussi diretti verso l`area extra Ue (+8,1%). A livello settoriale, i dati relativi al primo trimestre 2013 hanno evidenziato una tenuta delle esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo (+11,5%) e una crescita sostenuta delle forniture all`estero di articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici, mobili e mezzi di trasporto. In forte calo sono risultate, invece, le esportazioni di articoli di abbigliamento (-92,5%)». (0020)
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