Pirillo: «Matteo Renzi? È pirilliano»

«Io renziano? No, semmai è Matteo Renzi a essere pirilliano». La battuta è di Mario Pirillo, intercettato dall`inviato di Corriere.it, Nino Luca, nell`auditorium della Conciliazione, pochi istanti prima dell`inizio dell`assemblea nazionale del Pd. L`europarlamentare calabrese mostra meno sicurezza quando il giornalista gli chiede un commento sulla dichiarazione del sindaco di Firenze («Voglio che votare Pd diventi cool»). Pirillo la prende alla larga: «Cool è un termine inglese, non italiano. Per cui lui dovrebbe spiegarci cosa intende con questa parola». Per la verità sono molti i militanti Pd perplessi per la definizione usata dal primo cittadino “rottamatore/asfaltatore”. Critico anche Giuseppe Civati, uno dei candidati alla segreteria: «Io non ho pensato ad un aggettivo alternativo. Ho pensato ad un partito alternativo». Alla fine forse la versione più azzeccata è quella di Rosa Calipari: «Altro che cool. Io nella politica cerco passione!».

CONGRESSO L`8 DICEMBRE «Propongo di fissare la data per lo svolgimento finale del congresso l`8 dicembre». È Guglielmo Epifani a sciogliere il nodo fondamentale – quello sulla data delle primarie – nella prima giornata di lavori dell`assemblea nazionale del Pd. Una mediazione tra le richieste renziane (24 novembre) e quella delle altre aree (15 dicembre). Anche se la decisione finale spetterà alla presidenza, potrebbe essere questa la soluzione per risolvere lo stallo. Nonostante già trapeli l`insoddisfazione del sindaco di Firenze e dei suoi fedelissimi. L`altra parte da definire – quella sulle regole – è demandata ai lavori di domani, dopo la relazione di Roberto Gualtieri, che dovrà presentare la sintesi raggiunta. (0030)