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Il latitante Sestito catturato a Palinuro

CATANZARO La squadra mobile di Roma ha rintracciato ed arrestato sulla spiaggia di Palinuro, in Campania, Massimiliano Sestito, 42 anni, latitante dall`agosto scorso dopo essersi sottratto al regime…

Pubblicato il: 21/09/2013 – 7:56
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Il latitante Sestito catturato a Palinuro

CATANZARO La squadra mobile di Roma ha rintracciato ed arrestato sulla spiaggia di Palinuro, in Campania, Massimiliano Sestito, 42 anni, latitante dall`agosto scorso dopo essersi sottratto al regime di semilibertà. L`uomo, pluripregiudicato per omicidio, associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti, è uno degli appartenenti alla cosca Iozzo-Chiefari-Procopio, attiva a Soverato in provincia di Catanzaro. Il 20 agosto 1991, Sestito, allora poco più che ventenne, uccise a colpi di pistola un appuntato dei carabinieri nel tentativo di forzare un posto di blocco a Satriano, in provincia di Catanzaro. Per quell`episodio fu condannato all`ergastolo, pena poi ridotta in appello a 30 anni di reclusione.
Sestito, latitante dal 9 agosto scorso, è stato rintracciato mentre si godeva in costume da bagno l`ultimo scorcio di estate sulla spiaggia di via Saline in località Centola, frazione di Palinuro, nel Salernitano. Il criminale, in compagnia di un amico, è stato immediatamente riconosciuto dagli uomini della Mobile, nonostante avesse fornito documenti falsi intestati ad altra persona. Durante la perquisizione in casa dell`amico, i poliziotti hanno trovato indumenti, effetti personali e documenti riconducibili a Sestito. Per questo l`uomo è stato arrestato insieme con la madre per il reato di procurata inosservanza di pena. Dopo le formalità di rito, Sestito è stato portato nel carcere di Vallo della Lucania, nel Salernitano. Le investigazioni della squadra mobile capitolina portano a ritenere che il latitante sia un elemento di spicco della `ndrangheta calabrese e, come tale, gravitante in contesti `ndranghetistici della Capitale, dove lo scorso gennaio è stato consumato l`omicidio di chiara matrice mafiosa del pregiudicato calabrese Vincenzo Femia, ritenuto il referente sul territorio romano della cosca reggina Nirta di San Luca. (0090)

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