Se l`Asp convoca anche i dializzati defunti
«Siamo all’assurdo. L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro con lettera raccomandata ha convocato i dializzati, anche quelli defunti, per concordare con gli interessati i recuperi delle liquidaz…

«Siamo all’assurdo. L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro con lettera raccomandata ha convocato i dializzati, anche quelli defunti, per concordare con gli interessati i recuperi delle liquidazioni per rimborso chilometrico percorso da e per sala dialisi per glia anni dal 2008 al 2013»: la denuncia viene dall`Aned (Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto). Il comitato regionale dell`Aned, in una nota firmata da Pasquale Scarmozino, ricorda come la legge regionale 36/86 preveda il rimborso chilometrico ad 1/5 per percorso con mezzi pubblici e 1/8 con mezzi propri, aggiunge «che in III commissione la settimana prossima è prevista, su richiesta del capogruppo Udc Ottavio Bruni, l’approvazione della modifica di tale articolo per il rimborso sempre e solo ad 1/5 del costo della benzina super, come già avviene in tutta Italia» e chiede: «Qualcuno ha mai chiesto in passato ai dializzati come avessero affrontato il percorso così da evitare questi macroscopici incidenti? E allora cosa è questo accanimento della Regione contro i dializzati e contro i trapiantati di ogni tipo visto che anche per quest’ultimi, sempre in controtendenza al resto d’Italia, si è voluto risparmiare abbassando di moltissimo il reddito familiare?».
Secondo l`Aned «tutto questo è immorale. Soprattutto nel momento in cui è in atto una indagine contro le spese folli di alcuni onorevoli regionali calabresi, che hanno abusato con spese improprie e gravemente lesive dell’immagine della Calabria. Questi sono fendenti mortali per i disgraziati dializzati. Intanto ci risulta che la Regione elargisce contributi per le più banali e improduttive sagre paesane – baccalà, peperoncino ed altre diavolerie – che hanno solo la sgradevole vocazione a favorire clientele elettorali. Ci sentiamo umiliati ed offesi per questi controlli contro i più deboli, ci viene meno il respiro». (0070)