Si allarga il fronte (calabrese) dei renziani
LAMEZIA TERME La riunione decisiva (?) è in programma oggi a Roma. Sarà il tavolo della commissione nazionale per il congresso del Pd a decidere se concedere una deroga alla Calabria e autorizzare lo…

LAMEZIA TERME La riunione decisiva (?) è in programma oggi a Roma. Sarà il tavolo della commissione nazionale per il congresso del Pd a decidere se concedere una deroga alla Calabria e autorizzare lo svolgimento del congresso regionale prima delle primarie nazionali fissate per l’8 dicembre. A spingere in tale direzione sono soprattutto il commissario del Pd calabrese Alfredo D’Attorre e l’area dalemian-bersaniana che sostiene Mario Oliverio. Un congresso regionale celebrato prima di quello nazionale garantirebbe un indubbio vantaggio per il fronte che ha sostenuto la corsa alla segreteria di Bersani nel 2009. Gran parte delle tessere calabresi, così come i posti strategici, sono in mano agli uomini che ora hanno deciso di convergere su Gianni Cuperlo. L’elezione di Matteo Renzi al vertice del partito, di contro, avrebbe il potere di capovolgere i rapporti di forza e rimettere in discussione ogni tipo di discorso anche a livello locale. In ogni caso, il fronte che sostiene la corsa del sindaco di Firenze non sta a guardare e ieri pomeriggio ha fatto capolino a Lamezia Terme per fare il punto della situazione e avviare una discussione comune in vista delle assise provinciali. La novità più rilevante riguarda l’adesione dei lettiani (capitanati qui dal consigliere regionale Mario Maiolo e a livello nazionale da Francesco Boccia e Alessia Mosca) al cartello del rottamatore. Alleanze e schieramenti sono di fatto decisi anche se manca ancora il “programma” con cui i candidati si presentano per scalare il Pd, ovvero le mozioni congressuali che racchiudono ideali e obiettivi degli sfidanti. Su Renzi c’è il sostegno di Ernesto Magorno, Demetrio Naccari Carlizzi, Vincenzo Ciconte e Salvatore Perugini, quello dei franceschiniani Franco Laratta, Nicodemo Oliverio e Mimmo Bevacqua, dell’area socialista guidata da Sandro Principe, Cesare Marini e Mario Franchino, e di parte dei fioroniani come Antonio Scalzo, Francesco De Nisi, Franco e Stefania Covello. L’altra metà, quella rappresentata dall’europarlamentare Mario Pirillo, voterà invece per Cuperlo, in linea con quanto deciso dall’ex ministro dell’Istruzione. Nel vertice dei seguaci di Renzi si è deciso di affidare ai tavoli provinciali la discussione sull’individuazione dei candidati per le diverse segreterie. È passata anche la linea che impone ai segretari di non candidarsi alle elezioni regionali e nazionali. Una regola studiata e messa a punto per evitare quanto successo nel recente passato in Calabria quando l’allora segretario Carlo Guccione si candidò alla Regione, lasciando il partito senza una guida. (0050)