L`Udc si avvia (senza Tassone) al congresso
LAMEZIA TERME Mario Tassone è andato via proprio perché la sue richieste di convocazione di un congresso straordinario del partito erano cadute nel vuoto. Adesso, dopo che l`ex vicesegretario dell`Ud…

LAMEZIA TERME Mario Tassone è andato via proprio perché la sue richieste di convocazione di un congresso straordinario del partito erano cadute nel vuoto. Adesso, dopo che l`ex vicesegretario dell`Udc ha rimesso in moto la macchina del Cdu e si appresta al varo ufficiale della vecchia creatura di stampo democristiano, dal segretario Lorenzo Cesa arriva non solo un`apertura a tale eventualità ma addirittura vengono approvate le date (29 e 30 novembre) per celebrare l`assemblea nazionale. Il congresso dei centristi dovrebbe segnare, almeno nelle intenzioni di Cesa e Casini, una tappa fondamentale per la costruzione di un nuovo partito con i moderati di Pdl e Scelta Civica. «Il progetto dell`Udc – ha spiegato Cesa questa mattina, nel corso del consiglio nazionale dell`Udc – è il Ppe italiano». Nell`immediato e in vista del congresso saranno promosse una serie di assemblee preparatorie sul territorio e, in questa direzione, la Calabria è già avanti essendo, il segretario regionale Gino Trematerra, già al lavoro per la definizione degli appuntamenti delle cinque province. Prima di questo, venerdì 19, a Cosenza è previsto l`arrivo di Casini, che taglierà il nastro della nuova associazione messa in piede dai uno suoi fedelissimi: quel Roberto Occhiuto rimasto fuori dal Parlamento a vantaggio del segretario nazionale.
Nella sua relazione in ogni caso, Cesa ha ricordato che «le elezioni europee di primavera sono davvero dietro l`angolo, molto più vicine di quanto sembri. Saranno elezioni importantissime non solo per il significato politico che rivestono per l`intera Europa, ma soprattutto perché il quadro politico italiano sta cambiando e la foto che uscirà da quel risultato elettorale sarà una foto molto più attendibile, molto più utile ad interpretare il futuro, di quella sfocata e indecifrabile, uscita dalle ultime elezioni politiche». «In questa fase così complessa della politica italiana – ha concluso il segretario – l`area più in movimento, vorrei dire perfino la più frizzante, e dunque per molti aspetti sicuramente anche la più interessante, ma anche la più complessa per ora, è proprio l`area del centro, dei moderati». (0030)