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PIANO DI RIENTRO | Il colpo di mano di Scopelliti

CATANZARO “Il dipartimento “Tutela della salute e Politiche sanitarie sovraintende all’attuazione del Piano operativo con il supporto della struttura commissariale”. E’ in questa frase l’origine dell…

Pubblicato il: 16/10/2013 – 22:36
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PIANO DI RIENTRO | Il colpo di mano di Scopelliti

CATANZARO “Il dipartimento “Tutela della salute e Politiche sanitarie sovraintende all’attuazione del Piano operativo con il supporto della struttura commissariale”. E’ in questa frase l’origine dello scontro che ha portato alle dimissioni dei due subcommissari per il Piano di rientro, Luciano Pezzi e Luigi D’Elia. Che diventa una spaccatura verticale quando i due annotano che “il testo del Programma 1, approvato esclusivamente dal commissario (il governatore Giuseppe Scopelliti, ndr) nel contesto del Programma operativo inserito a sistema, non solo appare in contrasto con i princìpi di sana amministrazione quanto e soprattutto con le delibere adottate dal Consiglio dei ministri in data 4 agosto 2010 e 31 maggio 2011, con cui sono stati conferiti i relativi incarichi”. Scopelliti, secondo Pezzi e D’Elia, ha capovolto il senso stesso del commissariamento. In primo luogo quando stabilisce che la struttura commissariale può essere di supporto agli uffici del dipartimento (“dovrebbe, piuttosto, verificarsi il contrario”). E poi quando decide di contraddire le decisioni del governo. Quello ipotizzato dal governatore appare ai due subcommissari come uno svuotamento di senso della struttura che si occupa del Piano di rientro. Quella frase è in contrasto con ogni normativa: “Non vi è alcun dubbio che le funzioni di indirizzo, programmazione e controllo sono in capo all’organo commissariale, peraltro organo dello Stato, nella sua intera composizione di commissario e subcommissari ad acta; il supporto amministrativo e gestionale per l’attuazione del Piano non può, pertanto, che essere affidato agli uffici del dipartimento che sono chiamati a gestire le attività in relazione agli indirizzi a ai programmi dati”. Anche se suona (ed è) un po’ burocratico, è l’esatto contrario di quanto vorrebbe stabilire Scopelliti con il suo ultimo diktat.
E’ un problema di regole. Davanti al quale Pezzi e D’Elia, “non ritrovando nel testo del Programma 1 “Governance” il riconoscimento del ruolo e della funzione a essi attribuita dalle citate delibere del Consiglio dei ministri si autosospendono, con effetto immediato, dall’esercizio delle funzioni”. La parola passa ai ministeri dell’Economia e della Sanità. (0020)


La lettera di Pezzi e D’Elia
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