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Ciclone Scalzo sul Pd: «Basta con i capibastone»

CATANZARO L`atto d`accusa è di quelli forti. E rischia di rendere ancora più elettrico il clima all`interno del Pd calabrese. Lo firma Salvatore Scalzo, già candidato a sindaco di Catanzaro, che non…

Pubblicato il: 17/10/2013 – 13:25
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Ciclone Scalzo sul Pd: «Basta con i capibastone»

CATANZARO L`atto d`accusa è di quelli forti. E rischia di rendere ancora più elettrico il clima all`interno del Pd calabrese. Lo firma Salvatore Scalzo, già candidato a sindaco di Catanzaro, che non ha ancora sciolto le riserve sul candidato da sostenere alle primarie dell`8 dicembre. Scalzo parte da quanto avvenuto negli ultimi giorni nella sua provincia dove la corsa a salire sul carro del sindaco di Firenze è diventata molto partecipata: «La politica muore se non è sostenuta dalla libertà e dalla dignità delle persone e se si trasforma in guerra di posizionamento dove si perde la connessione tra i curriculum delle persone e le posizioni scelte, pur nella legittimità dei cambi d`opinione. Solo in Calabria può succedere che alcuni tra i responsabili del commissariamento del Pd calabrese, possano pensare di rappresentare da protagonisti, come a Catanzaro, il presunto risveglio dello stesso partito con una serie inopportuna se non improponibile di presenze. E per giunta presentarsi da renziani e rottamatori. Siamo all`assurdo. Da romanzo».
Nel mirino di Scalzo ci sono soprattutto il candidato alla segreteria provinciale Enzo Bruno e i suoi principali sostenitori come i consiglieri regionali Piero Amato e Antonio Scalzo: «Adesso la misura è colma. Sia Cuperlo che Renzi devono mettere ordine. Ora. E chiarire, nel Meridione, il loro rapporto con i vecchi notabilati, i molti capibastone legittimamente definiti da Fabrizio Barca, che hanno sottosviluppato o compromesso, spesso irreparabilmente, le potenzialità di questa splendida regione. In particolare sulla provincia di Catanzaro, anche Magorno dica da che parte sta. Perché il rinnovamento si pratica, non si predica e soprattutto i destini dei territori non si decidono tra intimi a Rende, secondo le tristi tradizioni di sempre. Lo faccia subito, altrimenti bisognerà chiedere sopra di lui».
In mancanza di risposte, Scalzo preannuncia azioni eclatanti: «Se le risposte non ci saranno anche chi guarda, dal suo lato, a Renzi come rivincita del Sud, sarà obbligato a riorganizzarsi in Calabria su basi autonome e diverse lungo una linea unica del rinnovamento e della credibilità nei fatti». (0030)

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