Torna in cella il calabrese che uccise la compagna
È stato bloccato dai carabinieri a casa della madre, a Castrovillari, dove viveva dal giorno del suo rientro in Calabria, Ivan Forte, di 29 anni, reo confesso dell`omicidio della compagna, Tiziana Ol…

È stato bloccato dai carabinieri a casa della madre, a Castrovillari, dove viveva dal giorno del suo rientro in Calabria, Ivan Forte, di 29 anni, reo confesso dell`omicidio della compagna, Tiziana Olivieri, avvenuto il 19 aprile del 2012 a Rubiera (Reggio Emilia).
Forte era tornato in Calabria dopo la scarcerazione e viveva con la madre, separata dal marito. Nel periodo in cui ha vissuto in Calabria il giovane ha condotto una vita tranquilla, attenendosi alle prescrizioni impostegli dai magistrati di Reggio Emilia per l`obbligo di dimora a Castrovillari, che aveva scelto proprio per stare con la madre. Il giovane, tra l`altro, aveva anche l`obbligo di firma, che adempiva recandosi tre volte al giorno, così come impostogli dall`autorità giudiziaria, nella caserma della Compagnia di Castrovillari dei carabinieri.
In questi mesi Forte era apparso tranquillo e non si era mai sottratto ai suoi obblighi con l`autorità giudiziaria. Nessun tentativo di fuga e nessuna azione fuori dalle regole impostegli. Anche nel momento dell`arresto, secondo quanto riferito dai carabinieri, Forte non ha avuto alcuna reazione e si è lasciato ammanettare, dopo avere abbracciato la madre, senza opporre resistenza. È stato portato nel carcere di Castrovillari.
L`uomo nel maggio scorso era tornato libero, a causa di una carta rimasta sotto un fascicolo, per scadenza dei termini di carcerazione preventiva. A pochi giorni dalla condanna di primo grado a 20 anni, il gip su richiesta del pm Valentina Salvi, ha ripristinato la custodia in carcere. (0080)