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«La sentenza del Tar è la conferma definitiva»

REGGIO CALABRIA «Lo scioglimento per mafia del Comune di Reggio Calabria è stato legittimo, motivato e, inequivocabilmente, frutto di una pessima gestione della cosa pubblica da parte dell’amministra…

Pubblicato il: 21/11/2013 – 19:47
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«La sentenza del Tar è la conferma definitiva»

REGGIO CALABRIA «Lo scioglimento per mafia del Comune di Reggio Calabria è stato legittimo, motivato e, inequivocabilmente, frutto di una pessima gestione della cosa pubblica da parte dell’amministrazione del centrodestra». Sono parole di fuoco quelle che il segretario del Pdci reggino, Ivan Tripodi, riserva alla classe dirigente che ha guidato Palazzo San Giorgio fino allo scioglimento per contiguità con le `ndrine. Parole rafforzate dalla sentenze del Tar del Lazio, che conferma in toto le motivazioni che spinsero il ministero dell`Interno ad azzerare il consiglio comunale della città dello Stretto.
«La sentenza del Tar del Lazio – dice Tripodi –, nel respingere il ricorso avverso lo scioglimento presentato dall’ex sindaco Arena e propiziato dall’ex sindaco Scopelliti insieme ai suoi sodali, rappresenta un’ulteriore limpida certificazione riguardo l’altissimo livello di infiltrazione che la ‘ndrangheta ha avuto nell’amministrazione comunale reggina. Nelle motivazioni della sentenza viene evidenziato un quadro agghiacciante rispetto alla concreta influenza esercitata dalla criminalità organizzata, quindi dalla ‘ndrangheta, sugli organi elettivi del Comune».
«I giudici amministrativi – continua il segretario dei Comunisti italiani – hanno rappresentato con estrema chiarezza quanto il funzionamento del Comune di Reggio Calabria fosse, nei fatti, sotto la totale influenza della ‘ndrangheta. Una vera e propria tragedia sociale che peserà tragicamente su un’intera comunità che, per colpa di una fallimentare e nefasta classe dirigente del centrodestra, ha subito l’onta del motivato scioglimento per mafia del Comune».
Il Pdci esprime «piena soddisfazione per la sentenza del Tar che, nel lasciare poco spazio alle interpretazioni, conferma il giudizio tranciante e la richiesta di scioglimento del civico consesso che, in tempi non sospetti e in perfetta solitudine, esprimemmo pubblicamente, subendo ripetute critiche ed attacchi personali ai limiti dell’intimidazione. Riguardo le nostre reiterate denunce pubbliche, il Tar ci rende giustizia poiché descrive come il Comune di Reggio Calabria fosse nelle mani di un putrido sistema di potere dominato dalla ‘ndrangheta e dalla criminalità. Pertanto, oggi più che mai, è necessario lavorare per costruire un percorso di forte cambiamento e di radicale rinnovamento etico, morale e amministrativo,  affinché a Reggio ritorni una nuova indispensabile Primavera caratterizzata dagli insegnamenti e dall’esempio dell’indimenticabile sindaco Italo Falcomatà». (0040)

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