Eolico, otto indagati rinviati a giudizio
Il giudice per le udienze preliminari, Abigail Mellace, ha rinviato a giudizio otto persone e tre società coinvolte nell`inchiesta sulla realizzazione del Parco eolico “Pitagora” di Isola Capo Rizzut…

Il giudice per le udienze preliminari, Abigail Mellace, ha rinviato a giudizio otto persone e tre società coinvolte nell`inchiesta sulla realizzazione del Parco eolico “Pitagora” di Isola Capo Rizzuto e sull`adozione da parte della Regione Calabria delle linee guida sull`eolico. Andranno quindi a processo l`ex vicepresidente della giunta regionale e attuale consigliere Nicola Adamo; il suo uomo di fiducia Giancarlo D`Agni, 52 anni di Cosenza, amministratore della Piloma srl, della Saigese spa e della Lo.Da; il dirigente di settore della Regione Calabria Carmelo Misiti 40 anni di Cinquefrondi; l`imprenditore Mario Lo Po 49 anni di Reggio Calabria socio delle società Piloma, Saigese e Lo.Da.; l`imprenditore Mauro Nucaro 42 anni di Terravecchia; Roberto Baldetti romano di 60 anni amministratore della società Tisol; il quadro direttivo della Erg Cesa Eolica, Giampiero Rossetti 56 anni di Roma. La prima udienza è stata fissata per il prossimo 7 marzo.
Nella sua requisitoria il sostituto procuratore, Carlo Villani, ha ripercorso tutte le fasi della maxi inchiesta sul business dell`eolico, sottolineando «le sacche di negligenza e inefficienza dell`amministrazione pubblica» e le responsabilità della politica regionale. Inoltre, il pubblico ministero ha sostenuto come le dichiarazioni dell`imprenditore Mauro Nucaro, indagato ma anche principale teste d`accusa, siano da ritenersi pienamente credibili. Le indagini sulle presunte irregolarità nella gestione dell`energia eolica in Calabria hanno avuto inizio nel 2006 quando la Procura di Paola dispose delle intercettazioni telefoniche proprio nei confronti dell`imprenditore Nucaro, amministratore della società Cesp Calabria, che opera nel settore dell`energia eolica. L`inchiesta è poi passata ai magistrati di Cosenza ed infine alla Procura di Catanzaro. Durante l`indagine è emersa anche una presunta tangente da 2 milioni e 400mila euro (con il pagamento di una tranche da 912mila euro). Il fascicolo dopo la chiusura delle indagini è stato diviso in quattro. La parte relativa ai reati societari è stata trasferita alla Procura di Cosenza, sempre a Catanzaro è già stato rinviato a giudizio l`ex assessore regionale all`ambiente della giunta di centrosinistra, Diego Tommasi. Infine, il pm Villani nell`ottobre 2012 ha chiesto e ottenuto l`archiviazione per 17 persone tra cui l`ex presidente Agazio Loiero, Renato D`Andria, Antonio Speziali, Domenico Antonio Basile, Enza Bruno Bossio. (0080)