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“Insula”, nuova perizia sulle intercettazioni

Una nuova trascrizione dovrà togliere ogni dubbio sulle intercettazioni acquisite nell`indagine “Insula” che all`inizio di dicembre ha portato agli arresti domiciliari l`ex sindaco di Isola Capo Rizz…

Pubblicato il: 15/01/2014 – 13:19
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“Insula”, nuova perizia sulle intercettazioni

Una nuova trascrizione dovrà togliere ogni dubbio sulle intercettazioni acquisite nell`indagine “Insula” che all`inizio di dicembre ha portato agli arresti domiciliari l`ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole. A sollevare alcuni interrogativi sui contenuti dei dialoghi captati dagli investigatori della Finanza e trascritti nel fascicolo di inchiesta, sono stati i difensori dell`ex primo cittadino, gli avvocati Marcello Bombardiere e Vincenzo Girasole, che hanno presentato una perizia di parte al titolare delle indagini, il sostituto procuratore generale Salvatore Curcio. Quest`ultimo ha, quindi, deciso di affidare incarico a un perito affinché proceda a una nuova trascrizione delle intercettazioni. Ci vorranno, però, alcune settimane prima che il consulente concluda il lavoro.
Carolina Girasole, accusata di corruzione elettorale e turbativa d`asta aggravati dal metodo mafioso, nel periodo in cui ha ricoperto la carica di sindaco di Isola Capo Rizzuto, dal 2008 al 2013, era divenuta un simbolo dell`antimafia, anche per alcune intimidazioni subite. In realtà, secondo l`accusa della Dda di Catanzaro, la sua elezione era stata macchiata da un accordo con la cosca di `ndrangheta degli Arena che le avrebbe fornito un consistente pacchetto di voti. Assieme alla Girasole sono state arrestate altre sette persone tra le quali il marito Francesco Pugliese. La misura cautelare per l`ex sindaco, di recente, ha retto al vaglio del Tribunale della Libertà di Catanzaro. Tra il materiale depositato davanti ai giudici del Riesame dal sostituto procuratore generale Salvatore Curcio, ci sono anche atti e testimonianze relative al fatto che uno degli Arena, Pasquale, indicato come uno degli elementi di spicco della cosca, ha lavorato per 20 anni, fino al 2009, nella concessionaria di automezzi Ford intestata al padre e al fratello di Carolina Girasole. Inoltre sono stati depositati nuovi atti che, secondo l`accusa, confermerebbero come sia stato l`ex sindaco a intervenire direttamente per assicurare alla famiglia Arena non solo il «mantenimento del possesso dei terreni confiscati, ma anche la loro coltivazione a finocchio e la relativa raccolta del prodotto avvenuta nel 2010» a un prezzo definito «irrisorio» dalla Dda di Catanzaro, 500 euro a ettaro contro una valutazione di mercato che era di circa 12mila euro.

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