ARSENALE | «Poca lucidità sulla questione delle armi siriane»
GIOIA TAURO «Ci sembra che la vicenda del trasbordo delle armi siriane stia facendo perdere la lucidità a pezzi della politica». Michele Gravano e Nino Costantino, rispettivamente segretario regional…

GIOIA TAURO «Ci sembra che la vicenda del trasbordo delle armi siriane stia facendo perdere la lucidità a pezzi della politica». Michele Gravano e Nino Costantino, rispettivamente segretario regionale della Cgil Calabria e segretario generale della Cgil di Gioia Tauro, cercano di rimettere ordine nella Babele che si è scatenata attorno all`arrivo dell`arsenale chimico nel porto di Gioia Tauro. Punta sulla razionalità, dopo una serie di «affermazioni prive di qualsiasi fondo di verità». Il primo obiettivo sono 15 europarlamentari del centrodestra che chiedono a Letta di portare la Concordia a Gioia Tauro per farla smontare nel porto: «Vorremmo ricordare agli europarlamentari – spiegano i sindacalisti – che Gioia non è un cantiere navale ma un porto di trashipment che in questa vocazione va rafforzato. Gli europarlamentari prima di fare proposte come questa dovrebbero sapere che l’occupazione di parte delle banchine da parte della Concordia penalizzerebbe invece i traffici delle merci nel porto gioiese facendo aumentare persino la cassa integrazione». La seconda stilettata è per i sindaci della Piana, che promuovono manifestazioni «per esprimere contrarietà all’operazione delle armi chimiche mentre non dicono nemmeno una parola rispetto alla denuncia coraggiosa e forte da parte del procuratore della Repubblica di Reggio, Cafiero de Raho, sull’interramento dei veleni tossici su cui fanno profitti le `ndrine e che ammazzano, quelli sì, l’ambiente e la salute dei cittadini». Queste esternazioni sono, per i segretari della Cgil, le conseguenze di un «un impazzimento della politica. Ma i cittadini, come a volte accade, sono più avanti delle loro classi dirigenti». E a nome dei cittadini, il sindacato richiama «tutti alla responsabilità e alla razionalità ed anche a proporre soluzioni in grado di dare una prospettiva di sviluppo al porto di Gioia Tauro. E fino ad oggi su questo c’è una responsabilità dei governi nazionale e regionale e di parte delle amministrazioni locali». (0020)