Forza Italia fuori dalla Regione
COSENZA Negli ambienti di Forza Italia viene definito un «passaggio intermedio» in attesa della decisione finale. Dove per temporanea si intende la scelta, arrivata oggi al termine di un vertice a Co…

COSENZA Negli ambienti di Forza Italia viene definito un «passaggio intermedio» in attesa della decisione finale. Dove per temporanea si intende la scelta, arrivata oggi al termine di un vertice a Cosenza, «di astenersi dai lavori del Consiglio, delle commissioni, dall’attività dell’esecutivo, fin quando non ci sarà un chiarimento fra le forze politiche che compongono la maggioranza di governo». È il primo strappo ufficiale dopo settimane di spifferi sul malcontento che cova all`interno dei berluscones per il «trattamento che ci viene riservato» dal governatore Peppe Scopelliti.
L`accelerazione è stata prodotta ieri dalla riconferma di Pasqualino Ruberto (a questo proposito si sussurra che l`assessore Mancini sia stato redarguito per la “morbida opposizione” dimostrata nella riunione di giunta) al vertice della fondazione Calabria Etica. Nell`inner circle azzurro si fa notare che non ci sono «pregiudiziali» sul suo nome, ma «una maggiore prudenza – per usare le parole di uno dei consiglieri regionali che ha partecipato al vertice in territorio bruzio – avrebbe consigliato al presidente di tenere in considerazione le nostre richieste». Niente da fare, invece. E ora il rischio (per Scopelliti) è quello di venire a capo di una fronda interna che rischia di complicare, e non poco, i piani all`interno della maggioranza considerato che i voti dei 9 consiglieri forzisti sono determinanti per il mantenimento in vita del centrodestra a Palazzo Campanella.
A smuovere le acque non è servito nemmeno il faccia a faccia informale, in una saletta della Camera, nei giorni convulsi che hanno preceduto la nomina dei sottosegretari del governo Renzi (da diverse parti è stata stigmatizzata la scelta di promuovere, nonostante la bufera mediatica che lo ha investito, il senatore Antonio Gentile), tra il governatore e la coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli. A “Peppe” la pasionaria azzurra avrebbe ribadito la richiesta di un «maggiore coinvolgimento» nelle scelte di governo. Qualche esempio: la verifica chiesta sui manager sanitari non è stata mai avviata; il problema del lavoro non si risolve con la stabilizzazione di qualche centinaio di precari; l`emergenza rifiuti ha dimostrato quanto lacunosa sia stata la gestione del settore nel corso di questi anni. «Sono tutte questioni – sarebbe stato l`avvertimento della Santelli – su cui non possiamo fare finta di niente». E davanti alle quali i rappresentanti di Forza Italia sono intenzionati ad andare fino in fondo. «Costi quel che costi – ragiona uno dei consiglieri di punta –. E se Scopelliti minaccia le dimissioni, le presenti pure. Poi vedremo di chi sono le responsabilità per la situazione che si è venuta a creare».
Gira e rigira, in ogni caso, è sempre lì che si torna. Alla richiesta di un rimpasto in giunta, con l`assegnazione della vicepresidenza a un esponente azzurro. Non è questione di poco conto, soprattutto se il governatore dovesse essere condannato (e, dunque sospeso, per come previsto dalla legge Severino) nel “processo Fallara” a Reggio Calabria.
Non siamo allo scontro frontale, ma poco ci manca. E infatti il documento ufficiale recita testualmente: «A nostro parere sussistono le condizioni per poter lavorare, sinergicamente, ad un finale di legislatura che ci consenta di proporci ancora come forza di governo della Calabria per i prossimi cinque anni, superando le emergenze e rilanciando l’azione di governance per consentire lo sviluppo della regione». La sensazione è che siamo davanti all`ultima chiamata. All`ultimo avviso prima di avviare le pratiche di un divorzio politico che nessuno qualche mese fa si sognava di pronosticare.