CATANZARO «Nonostante gli organi informativi non ne abbiano fatto adeguato cenno, nell`incidente ferroviario occorso nelle vicinanze del Santuario della Madonna di Porto, Natalina Talarico, nostra concittadina, ha subìto i danni più gravi: si trova in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione dell`ospedale dell`Annunziata di Cosenza. Il mio pensiero e quello di tutta la cittadinanza va a lei e alla sua famiglia, oggi sconvolta e devastata, ancor più di ieri, perché innumerevoli sono gli interrogativi che affollano le menti di chi non riesce a spiegarsi come siano ancora possibili tali incidenti, nei quali a farne le spese sono sempre i soliti: giovani studenti e lavoratori pendolari». Lo dichiara in una nota il sindaco di Soveria Mannelli, Giuseppe Pascuzzi, in merito all`incidente del 6 marzo sulla tratta delle Ferrovie della Calabria Soveria Mannelli-Catanzaro.
«Quanto accaduto – aggiunge – a riportato vividamente alla nostra memoria il disastro ferroviario del ponte della Fiumarella del 23 dicembre 1961, avvenuto sulla stessa tratta, nella quale perirono 71 persone – prosegue –. Anche questa volta si è sfiorata una tragedia di enormi dimensioni. Anche questa volta i nostri ragazzi, circa 50, ed i nostri cari che affollavano quelle vetture, hanno rischiato la propria vita. Solo fortuite circostanze hanno impedito che ciò accadesse, come ad esempio il luogo ove è avvenuto lo scontro. Quel tristissimo evento, solo pochi anni fa, nel 2011, è stato ricordato nel suo 50esimo anniversario, come “la tragedia dimenticata”».
«E dimenticata lo è senz`altro, in primis, dalla classe dirigente di questa martoriata regione – aggiunge –. Solo pochi mesi addietro tutti i sindaci dei paesi serviti dalle Fdc nella tratta Catanzaro Lido-Cosenza, siamo stati costretti a firmare una petizione all`indirizzo del presidente della Regione, Scopelliti e dell`assessore ai Trasporti, Fedele, per ottenere l`impegno di risorse economiche, che sarebbero ampiamente disponibili attraverso la programmazione comunitaria 2014-2020, per l`ammodernamento e il potenziamento di questa ineliminabile linea ferroviaria, che ormai risale agli inizi del 1900. Se non seguiranno risposte concrete le azioni saranno conseguenti ed eclatanti. Non possiamo rimanere inermi di fronte all`accaduto e allo stato in cui versa l`intera linea ferrata».
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