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Omidicio Fabiana, il pm: 24 anni di carcere per Morrone. Il difensore: durezza eccessiva

CATANZARO È attesa per oggi la sentenza nei confronti di Davide Morrone, il diciottenne che nel maggio dello scorso anno, a Corigliano Calabro (Cosenza), uccise e bruciò la fidanzata sedicenne Fabi…

Pubblicato il: 11/03/2014 – 13:01
Omidicio Fabiana, il pm: 24 anni di carcere  per Morrone. Il difensore: durezza eccessiva

CATANZARO È attesa per oggi la sentenza nei confronti di Davide Morrone, il diciottenne che nel maggio dello scorso anno, a Corigliano Calabro (Cosenza), uccise e bruciò la fidanzata sedicenne Fabiana Luzzi. Morrone all`epoca dei fatti era minorenne. Il processo con rito abbreviato è in corso davanti ai giudici del tribunale dei minorenni di Catanzaro. Il pubblico ministero ha effettuato la sua requisitoria chiedendo la condanna a 24 anni per Davide Morrone. Il processo si svolge a porte chiuse e, da quanto si è appreso, l`imputato non è in aula.
«Il trattamento sanzionatorio utilizzato dal pubblico ministero riteniamo che sia eccessivo e non adeguato alla giustizia minorile»: lo ha detto l`avvocato Giovanni Zagarese, difensore di Morrone, secondo il quale «il pubblico ministero ha utilizzato una durezza tale – ha aggiunto il legale – che è partito da una pena base di trent`anni e durante la sua requisitoria ci è parso di carpire tutta la sua indignazione, un aspetto che noi non abbiamo condiviso. Il ragazzo ancora ora inizia a prendere coscienza di quanto è accaduto e già nella scorsa udienza si è detto pronto ad accettare ogni sentenza. Probabilmente la durezza utilizzata dal pubblico ministero deriva anche dalla forte esposizione mediatica che ha avuto il caso».
«Siamo rimasti senza voce perché durante la nostra arringa difensiva abbiamo ribadito che il nostro assistito è totalmente incapace di intendere e di volere», ha detto Zagarese all`uscita del Tribunale dei minori, al termine della sua requisitoria. «Abbiamo chiesto – ha aggiunto – che vengano escluse tutte le aggravanti anche quella della crudeltà e della premeditazione. Come è noto poi c`è il fatto che la gelosia non è un futile motivo. Fermo restando che tutti i reati di sangue sono fatti gravi e devono essere sanzionati in modo adeguato». (0080)

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