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«In Calabria bloccati 100 milioni per l`edilizia scolastica»

PIZZO «Ci sono 3,7 miliardi già disponibili per l`edilizia scolastica, di cui 100 milioni solo in Calabria. Soldi, però, fermi a un livello che non conosce o non ha interesse a risolvere i problemi»…

Pubblicato il: 15/03/2014 – 17:02
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«In Calabria bloccati 100 milioni per l`edilizia scolastica»

PIZZO «Ci sono 3,7 miliardi già disponibili per l`edilizia scolastica, di cui 100 milioni solo in Calabria. Soldi, però, fermi a un livello che non conosce o non ha interesse a risolvere i problemi». Lo ha detto il sottosegretario all`Istruzione Roberto Reggi intervenendo all`incontro sul tema “Scuola è legalità” promosso dal Comune e che si è svolto all`Istituto nautico di Pizzo. All`iniziativa ha partecipato il procuratore della Repubblica di Vibo, Mario Spagnuolo. «I fondi – ha aggiunto Reggi – sono in capo a Stato e Regioni e devono solo essere spesi per rendere il sistema scolastico sicuro e al passo con i tempi. Finora lo Stato ha accentrato le risorse o le ha distribuite alle regioni a loro volta enti accentratori. I soldi sono quindi rimasti bloccati a un livello che non ha interesse a spenderli mentre chi ha l`interesse non può farlo. Bisogna ribaltare questa situazione, anche concettualmente. Si pensi al fatto che un ministeriale ha a disposizione in media 80 metri quadri mentre uno studente appena otto. Questo ci da l`idea di quanto siano sbilanciate le risorse e di come sia assolutamente necessario ribaltare questo rapporto».
Per Spagnuolo «la scuola vibonese rappresenta la sola eccellenza di questo territorio e andare nelle scuole è sempre un momento di arricchimento per i magistrati. Il processo formativo è l`unica soluzione per fare di voi dei cittadini democratici e consapevoli, ma serve a poco se le istituzioni non fanno rete e se il processo di crescita democratica non funziona come un orologio in cui tutte le componenti fanno la loro parte». «La `ndrangheta – ha detto ancora Spagnuolo – non è il problema di fondo, bensì lo è il contesto in cui si è consentito a questo fenomeno di consolidarsi. Il rispetto delle regole deve diventare una questione collettiva e voi che siete il punto di partenza della società sarete i protagonisti di una nuova stagione più bella e limpida». (0040)

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