CATANZAROPOLI | Mozione di sfiducia al sindaco Abramo dai consiglieri Pd

Si è svolto a Lamezia Terme, nella sede regionale del Pd, un incontro, convocato dal segretario regionale del partito, Ernesto Magorno, «sulla crisi politica – è detto in un comunicato – che sta investendo l`amministrazione comunale di Catanzaro. All`iniziativa – è detto in un comunicato – hanno preso parte i consiglieri comunali del Pd di Catanzaro, i consiglieri regionali, il segretario delle federazione provinciale ed i segretari dei circoli cittadini del capoluogo regionale. Unanime è stata la preoccupazione per l`increscioso scenario che sta emergendo dalle inchieste in corso. Il centrodestra calabrese,  ancora una volta, sta dando dimostrazione di malgoverno, nelle città come nell`intera regione, con gravi ripercussioni sui cittadini e sullo sviluppo dei territori».
«I consiglieri comunali – si afferma ancora nella nota – presenteranno una mozione di sfiducia al sindaco, Sergio Abramo. Chiederanno che venga fatta piena chiarezza in Consiglio sui riprovevoli episodi in cui sembrerebbero coinvolti esponenti dell`amministrazione comunale. La crisi che sta investendo il Comune di Catanzaro rende tale amministrazione non più credibile agli occhi dei cittadini e non può essere risolta semplicemente azzerando la Giunta. Il Pd, proprio per questo, si ritroverà venerdì sera a Catanzaro per una grande manifestazione pubblica nella quale sarà ribadito il diritto dei catanzaresi a conoscere la verità su persone e fatti, che se confermati risulterebbero deplorevoli e rappresenterebbero un ennesimo colpo inferto all`immagine di una terra stanca di essere rappresentata in maniera distorta e negativa. Il Pd vuole che si apra una nuova stagione politica e di governo che risollevi Catanzaro dal degrado causato dall`inettitudine di un centrodestra che sta fallendo in ogni campo».
«Nessun intento forcaiolo – conclude il comunicato – muove i democratici calabresi, ma la ferma e irrevocabile volontà di ristabilire il principio della trasparenza e dell`eticità a cui è chiamato ogni politico e chi a vario titolo amministra  la cosa pubblica». (0080)