PALMI (REGGIO CALABRIA) La condanna all`ergastolo per i quattro imputati è stata chiesta dal pm di Palmi Giulia Pantano nel processo per l`omicidio di Giuseppe Priolo, avvenuto il 26 febbraio del 2012 a Gioia Tauro, che si celebra col rito abbreviato davanti al gup. Gli imputati, Giuseppe, Antonio e Vincenzo Brandimarte e Daniele Gentile, sono ritenuti gli esecutori materiali del delitto.
Priolo, secondo la ricostruzione dell`accusa, è stato ucciso nell`ambito della scontro che vedeva contrapposti i Perri-Brandimarte da una parte ed i Priolo dall`altra. Una faida iniziata con l`omicidio di Vincenzo Priolo, avvenuto l`8 luglio 2011 a Gioia Tauro per mano di Vincenzo Perri, nipote dei Brandimarte. Pochi mesi dopo l`omicidio di Priolo si verificò un tentato omicidio, sempre a Gioia Tauro, nei confronti di Giuseppe Brandimarte.
Nel processo sulla faida di Gioia Tauro lo stesso pm Pantano ha chiesto la condanna a 14 anni per Giovanni Priolo e Giuseppe Forgione. Altri due imputati hanno scelto il rito ordinario che sarà celebrato davanti ai giudici della Corte d`assise di Palmi.
Le indagini sulla faida di Gioia Tauro, condotte dalla Procura di Palmi guidata dal procuratore capo Giuseppe Creazzo, si svolsero in maniera tempestiva e portarono all`individuazione in pochissimo tempo di esecutori e mandanti dei delitti. La sentenza è prevista nei prossimi giorni. (0020)
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