La road map di Gentile: «Primarie entro metà giugno»
CATANZARO «Non diciamo no alle primarie purché si facciano presto ed entro metà giugno e si arrivi uniti». Lo afferma il senatore Antonio Gentile, coordinatore regionale del Nuovo centrodestra. «Non…

CATANZARO «Non diciamo no alle primarie purché si facciano presto ed entro metà giugno e si arrivi uniti». Lo afferma il senatore Antonio Gentile, coordinatore regionale del Nuovo centrodestra. «Non partecipiamo ad alcuna guerra di successione – prosegue Gentile – perché anteponiamo gli interessi della coalizione a quelli di partito: se gli alleati ci proponessero un nome di prestigio e ancorato al consenso elettorale lo valuteremmo con attenzione, ma se ci facessero nomi di plastica diremmo subito di no. È possibile fare le primarie ma non come li intende il centrosinistra e cioè in una dimensione che tenda a spaccare perché poi sarebbe difficile ricomporre».
Per Gentile «è improponibile il voto al 29 luglio. Non chiudiamo le porte a una donna purché sia di prestigio e di consenso: non è bello fare nomi perché non si tratta di concorsi ma di scelte politiche e il sistema elettorale ha partorito parlamentari figli di una concezione verticistica e non orizzontale della democrazia. Anche noi abbiamo due o tre nomi di altissimo livello ma, e lo sottolineo, non vogliamo organizzare lotterie o personalismi: il senso di responsabilità deve essere forte. È confusa l`azione del centrosinistra che non ha saputo fare un`opposizione propositiva, ha fatto ostruzionismo su temi di interesse generale e ha cavalcato l`onda dell`antipolitica. Ho sempre espresso civilmente la mia contrarietà politica al governo Loiero ma non posso non notare che oggi si inseguono soggetti autoreferenziali che spaccarono volutamente la coalizione progressista cinque anni fa: è il sintomo di una eclissi totale della bussola per i nostri avversari».
«Affidarsi agli slogan di chi fa costantemente demagogia – conclude Gentile – è un altro errore del centrosinistra. Il dibattito ha bisogno di confronti seri sul sistema organizzativo e sull`architrave costituzionale del modello Regione e non di sciatterie dialettiche». (0040)