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CAOS DIMISSIONI | Nulla di fatto in conferenza dei capigruppo

REGGIO CALABRIA Partiamo dai punti fermi: l’approvazione in seconda lettura della modifica della Statuto, che determinerà la riduzione da 50 a 30 del numero dei consiglieri regionali, avverrà il pros…

Pubblicato il: 07/05/2014 – 20:13
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CAOS DIMISSIONI | Nulla di fatto in conferenza dei capigruppo

REGGIO CALABRIA Partiamo dai punti fermi: l’approvazione in seconda lettura della modifica della Statuto, che determinerà la riduzione da 50 a 30 del numero dei consiglieri regionali, avverrà il prossimo 3 giugno. Non è escluso che per quella data si riesca anche a deliberare l’assestamento di bilancio che consentirà di corrispondere i pagamenti per i dipendenti della Regione e gli operai forestali. Per il resto, è buio pesto. La Conferenza dei capigruppo non è riuscita nemmeno stavolta a trovare la quadra e a stabilire un calendario certo dei prossimi appuntamenti del Consiglio. A tenere banco sono sempre le dimissioni di Scopelliti. Il presidente Talarico ha consegnato ai capigruppo i pareri dei consulenti giuridici di Palazzo Campanella, del segretario generale, Nicola Lopez, e del direttore della Scuola di specializzazione per le professioni legali, Luigi Melica. Tutti concordano su un aspetto: la sospensione del governatore Scopelliti, scaturita dalla condanna a sei anni di reclusione rimediata nel processo Fallara, che – secondo quanto è scritto nel decreto del consiglio dei ministri – decorrerebbe dal giorno stesso della pronuncia del Tribunale (27 marzo), di fatto gli impedirebbe di dimettersi dalla carica di presidente della giunta. E, di conseguenza, di determinare lo scioglimento anticipato del consiglio regionale. Una prospettiva, questa, che ha incontrato le proteste dei rappresentanti dell’opposizione, che continuano a ribadire che «la legislatura è defunta» e premono – almeno apparentemente – affinché l’assemblea prenda atto delle dimissioni di Scopelliti. Una posizione di fronte alla quale Talarico ha deciso di sospendere il giudizio.
Il presidente del Consiglio ha infatti chiesto due giorni di tempo per scegliere la strada da percorrere e approfondire le varie questioni giuridiche. Per il 9 è infatti convocata una conferenza stampa durante la quale Talarico scioglierà la riserva sull’eventuale discussione e conseguente presa d’atto delle dimissioni di Scopelliti. Talarico comunque ha già espresso l’intenzione di richiedere un nuovo parere sull’“affaire dimissioni” direttamente al consiglio dei ministri. Il timore – spiegano dai piani alti di Palazzo Campanella – è che in caso di scorretta applicazione delle procedure, in futuro la Regione potrebbe esporsi a eventuali ricorsi che potrebbero rendere nulle le nuove elezioni per il rinnovo del consiglio. ?Sulla presa d’atto del forfait di Scopelliti, intanto, le forze di centrosinistra non sembrano intenzionate a trattare. E, anche se non ufficialmente, più di un esponente sarebbe disponibile a presentare le proprie, di dimissioni, per scrivere il capitolo finale della legislatura. La minoranza è composta da 19 membri, per il “tutti a casa” ne servono 26. Ma prima il centrosinistra dovrebbe trovare un accordo al suo interno. (0030)

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