«Sono io che chiederò conto al segretario della Cgil Giuseppe Valentino del suo comportamento in questi anni». È quanto fa sapere, attraverso una nota stampa, il presidente del Consorzio di bonifica, Grazioso Manno all’indomani dell’udienza del processo sulle assunzioni per le diga del Melito che lo vede imputato e in cui si è costituita parte civile la Cgil chiedendo un maxi risarcimento di un milione di euro. «Sono stanco – si legge nel comunicato stampa – che la vicenda venga derubricata solo come fatto di cronaca giudiziaria, con annunci che fanno solo scalpore; quasi una sorta di accanimento non solo nei miei confronti ma soprattutto verso ciò che il Consorzio rappresenta. Questo evidentemente non aiuta la ripresa dei lavori che è la cosa che invece ci deve stare più a cuore». «La realizzazione della diga – sostiene Manno – deve trovare un posto di primo piano nella “cabina di regia” per la Calabria istituita dal premier Renzi e coordinata dal sottosegretario Del Rio e ci aspettiamo che le istituzioni ad ogni livello facciano la loro parte. La diga nel comune di Gimigliano con un bacino di utenza in una area che va dalla fascia jonica fino alla piana di Lamezia e al monte Poro, riguarda la vita e lo sviluppo di questo ampio comprensorio, nel quale insistono mezzo milione di persone (il 25% della popolazione calabrese), 50 comuni, migliaia di aziende agricole ed industriali. Ogni giorno – prosegue Manno – abbiamo lavorato e profuso energie perché noi la diga intendiamo davvero realizzarla! Non ci stiamo a passare tra quelli che hanno sprecato fino ad oggi circa 87milioni di euro». «Nonostante ripetuti e continui incontri svolti a Roma con i massimi dirigenti degli enti interessati – si legge ancora nella nota stampa – sembra che una giungla impenetrabile impedisca la realizzazione dell’opera. In una recentissima lettera, inviata al provveditore interregionale delle Opere pubbliche della Calabria e Sicilia, Vittorio Rapisarda, al sottosegretario Graziano del Rio, al ministro alle infrastrutture Maurizio Lupi e al direttore generale per l’Edilizia statale Giovanni Guglielmi oltre alla richiesta della messa a disposizione di alcune somme ho fatto presente che è mia intenzione intraprendere qualunque altra azione consentita, per risolvere una volta per tutte la vicenda che assume contorni poco chiari, e andare fino in fondo per tutelare gli interessi del Consorzio, dei consorziati e di tutta la collettività».
Proprio sulla vicenda della diga del Melito, Grazioso Manno ha indetto una conferenza stampa per giovedì 5 giugno alle ore 10,30 a Catanzaro presso la sede del Consorzio di Bonifica.
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