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Arsenale, Enac: divieto di sorvolo nell'area di trasbordo

REGGIO CALABRIA L’Enac, su richiesta della Prefettura di Reggio Calabria, ha emesso il divieto di sorvolo dal primo al 3 luglio nell’area interessata dal trasbordo delle armi siriane nel porto…

Pubblicato il: 28/06/2014 – 18:35
Arsenale, Enac: divieto di sorvolo nell'area di trasbordo

REGGIO CALABRIA L’Enac, su richiesta della Prefettura di Reggio Calabria, ha emesso il divieto di sorvolo dal primo al 3 luglio nell’area interessata dal trasbordo delle armi siriane nel porto di Gioia Tauro. Non si potrà accedere ai luoghi per un raggio di circa 1.100 metri dal sito portuale interessato dalle operazioni. I meccanismi e le predisposizioni di ordine e sicurezza pubblica connesse col trasbordo delle armi chimiche siriane in programma mercoledì prossimo, 2 luglio, nel porto di Gioia Tauro sono stati verificati e specificati nel corso di una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia svoltasi nella Prefettura di Reggio. All’incontro hanno partecipato oltre al questore, i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, il direttore marittimo interregionale della Calabria e della Basilicata e i rappresentanti del ministero della Difesa, della Marina militare e della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro. Nel corso della riunione, riferisce una nota della Prefettura, sono state predisposte attente misure per il controllo, in particolare, della zona portuale e di quelle circostanti con specifici “cancelli” sorvegliati dalle forze dell’ordine e sorveglianza continua in mare. In prossimità della stessa area delle operazioni è stato previsto un posto di comando avanzato, allestito dal comando dei vigili del fuoco (postazione di coordinamento in loco), composto dagli stessi vigili del fuoco, dal servizio 118, dalle forze dell’ordine, dalla Capitaneria di porto, dalla Marina militare, dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Calabria, da rappresentanti dell’Autorità portuale e dal responsabile della Medcenter, la società che gestisce il terminal container di Gioia Tauro. Per il 2 luglio, giorno fissato per il trasbordo delle armi chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro, è stato convocato in via permanente il Centro di monitoraggio e di controllo, coordinato dal prefetto di Reggio, Claudio Sammartino. Il Centro è composto dal presidente facente funzioni della Regione, dal presidente della Provincia, dal commissario straordinario del Comune di Gioia Tauro, dai sindaci di Rosarno e San Ferdinando, dai responsabili provinciali delle forze di polizia, da rappresentanti della Marina militare, dal comandante dei vigili del fuoco, dal Direttore marittimo della Calabria e della Lucania, dal comandante della Capitaneria di porto di Gioia Tauro, dal commissario straordinario dell’Autorità portuale, dal commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale e dal direttore generale dell’Arpacal. «Il Centro – è scritto in un comunicato della Prefettura – ha il compito di monitorare in via continuativa le operazioni di trasbordo fino alla loro ultimazione. La struttura s’insediera’ il primo luglio nel corso di una riunione alla quale interverranno anche i rappresentanti del Ministero degli Affari esteri insieme a tecnici dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale».

Un presidio dei vigili del fuoco, attrezzato con speciali strumentazioni, tra cui apparecchiatura Sigis 2, messa a disposizione dal Dipartimento dei vigili del fuoco del ministero dell’Interno, rileverà immediatamente l’eventuale rilascio di sostanze chimiche durante il trasbordo nel porto di Gioia Tauro delle armi chimiche siriane. È stato deciso nel corso della riunione tecnica di coordinamento svoltasi nella prefettura di Reggio. Ci sarà anche una postazione medica avanzata a cura del Suem.

Un manifesto informativo, predisposto d’intesa fra i sindaci di San Ferdinando e di Rosarno e dal commissario prefettizio di Gioia Tauro verrà affisso nei tre comuni che sono quelli interessati al trasbordo della armi chimiche siriane fissato per il 2 luglio nel porto di Gioia. È stato deciso nel corso della riunione tecnica di coordinamento svoltasi nella Prefettura di Reggio. «Gli stessi amministratori, peraltro – è scritto in un comunicato – avevano partecipato a tutte le riunioni convocate dalla Prefettura – per la predisposizione del Piano di Difesa civile adottato dal prefetto lo scorso 18 giugno». Nella Prefettura di Reggio si è anche insediata la sala operativa «e in quella sede – è scritto ancora nella nota – i rappresentanti dei tre comuni hanno, tra l’altro, fatto presente che, oltre al manifesto da affiggere nel pomeriggio, avrebbero proceduto a distribuire, a loro cura e nuovamente, copie del depliant informativo diramato lo scorso febbraio dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nelle strutture commerciali e altri luoghi pubblici, nonché locandine dello stesso manifesto». La sala operativa sarà attiva ininterrottamente e sarà presidiata da rappresentanti delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, della Capitaneria di porto, del Suem 118, dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Calabria e dei tre comuni interessati alle operazioni di trasbordo. (0050)

 

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