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'Ndrangheta, Gratteri contro Alfano: «Ci ha preso in giro»

REGGIO CALABRIA «Alfano ci ha detto che avrebbe portato 800 uomini, ne sono arrivati una ottantina». Lo ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, nel corso del…

Pubblicato il: 03/07/2014 – 9:06
'Ndrangheta, Gratteri contro Alfano: «Ci ha preso in giro»

REGGIO CALABRIA «Alfano ci ha detto che avrebbe portato 800 uomini, ne sono arrivati una ottantina». Lo ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, nel corso della prima serata della rassegna Tabularasa 2014. «Dove prende – ha aggiunto – tutto questo personale di cui parla? Se qui non manda persone qualificate, per raggiungere il numero che fa? Trasferisce i ragazzi freschi di scuola perché imparino il mestiere? La ‘ndrangheta è una cosa seria, noi abbiamo bisogno di investigatori in grado di lavorare a un’informativa, ci servono le auto che non abbiamo e non grandi numeri. Non posso consentire a nessuno, chiunque sia, di raccontare storielle ai calabresi».
«Mi era stata data la possibilità di un sogno, il mio sogno: un sistema giudiziario, in Italia, che finalmente funzioni». Lo ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, facendo riferimento ai contatti, avuti al momento della costituzione del governo guidato da Matteo Renzi, per diventare ministro della Giustizia.
«A contattarmi è stato Graziano Del Rio – ha aggiunto – con il quale sono stato molto chiaro: rischio tutto ma voglio carta bianca. E carta bianca significava avere il potere di smontare e
rimontare il ministero della Giustizia a mio piacimento, modificare i codici. Il mio non è stato un sì facile. Non ho dormito quella notte. Renzi ci teneva tantissimo perché sa che sono più pazzo di lui e che avrei ribaltato tutto». A breve «faremo dei disegni di legge alla portata di tutti, poi si vedrà chi in parlamento dirà di sì e chi sarà titubante. Una serie di iniziative, mirate a contrastare sempre con
maggiore efficacia la criminalità organizzata partendo fin dall’infanzia, con riforme scolastiche serie e non con gesti simbolici».

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