Per fortuna il presidente del consiglio regionale Franco Talarico, nella sua apologia delle attività di questa fine di legislatura non ha citato una delle occupazioni che terranno banco nei prossimi mesi. La nomina del Comitato misto paritetico per le servitù militari occuperà un po’ dei giorni che mancano allo sciogliete le righe del parlamentino regionale. La Calabria potrà, così, mandare sette membri effettivi e sette supplenti nell’organo che ha il compito di esaminare i programmi delle installazioni militari per conciliarli con i piani di assetto territoriale della Regione. Non è un compito da poco. L’ex consigliere regionale dell’Italia dei valori, Maurizio Feraudo, cita con orgoglio la sua presenza nel comitato all’interno della sua breve biografia. E tra i nuovi candidati c’è pure il commissario liquidatore di Calabria It Attilio Funaro, finito nel mirino qualche mese fa per la decisione di licenziare i dipendenti della società. I posti in gioco sono sette (più sette supplenti), i candidati sono tredici e cinque di essi non hanno i requisiti. Sarà una selezione complicatissima. Per il Centro “Vincenzo Padula” di studi e ricerche sulla Calabria e il Mezzogiorno, invece, si dovranno scegliere due professionisti sui tre con i titoli in regola. E per il Comitato di coordinamento dell’Accademia di arte drammatica di Palmi due rappresentanti: in effetti si erano candidati proprio in due, ma uno non avrebbe l’esperienza adeguata. La Fondazione “Fortunato Seminara”, per le iniziative di approfondimento dell’opera dello scrittore nato a Maropati, potrà contare su un nome scelto dalla Regione. Concorrevano in quattro, ridotti a due per la solita questione dei requisiti. Se la giocano Attilio Funaro (sempre lui) e Francesco Terranova, ex vicesindaco socialista di Taurianova che è il recordman di potenziali nomine: concorre in tutte le prime quattro “categorie” (e in molte altre delle successive), mentre Funaro ne salta una. Ma l’elenco dei nominabili non finisce qui.
Come al solito, la sanità ha molto da offrire. In questo caso si tratta della designazione di due membri nei collegi sindacali delle cinque Aziende sanitarie provinciali e di altri due nei collegi delle quattro Aziende ospedaliere. In ballo un’ottantina di nomi per ciascuna delle selezioni: se ne ripetono moltissimi e ci sono parecchie esclusioni (in certi casi perché la Regione non ha neppure rilevato l’iscrizione all’albo dei commercialisti).
Il comitato regionale dell’Inps per la Calabria vede tra i candidati – trenta per un solo posto – i soliti Funaro e Terranova e pure un paio di nomination che arrivano dalla politica: c’è l’ex sindaco di Cerzeto Ermenegildo Lata e pure l’attuale primo cittadino di Acri, Nicola Tenuta, escluso per il mancato possesso dei requisiti. Seguono il Consorzio del bergamotto (due nomine per l’ente in perenne crisi di liquidità, molto spesso assistito dalle casse regionali), il Comitato di coordinamento dell’associazione “Teatro Calabria” (sempre due rappresentanti) e una postazione in un comitato di culto: la Commissione per la metodologia di misura del rumore aeroportuale dell’aeroporto “Sant’Anna” di Crotone. I cinque candidati si augurano di cuore che i rilievi dell’Enac non portino alla chiusura dello scalo, altrimenti si dedicheranno alla misurazione del silenzio.
Qualche problema sorgerà al momento di nominare le otto donne (cinque in rappresentanza della maggioranza e tre della minoranza) in seno al Coordinamento regionale “Progetto Donna”: solo due (su sedici) hanno i titoli per concorrere, per il resto si vedrà. Scarsamente ambito, invece, il Comitato di esperti per la programmazione e lo sviluppo regionale dell’attività teatrale: dovrebbe nominare «cinque membri di acclarata competenza e prestigio nazionale e internazionale», se n’è presentato soltanto uno. Più successo per la poltrona nel consiglio d’amministrazione del Consorzio per la tutela del cedro: quindici candidati. E ben trentacinque per un posto nel collegio sindacale dell’organismo.
Arriveranno, secondo la delibera firmata dall’Ufficio di presidenza lo scorso 8 luglio, anche tre membri (uno sarà designato presidente) nel cda dell’Enoteca regionale “Casa dei vini di Calabria” e altri tre nella “Casa degli Oli extravergini d’oliva di Calabria”. Commercialisti sugli scudi anche per trovare un membro effettivo e uno supplente nel collegio dei sindaci dell’Arsac. E con l’agricoltura si chiude l’elenco delle nomine in arrivo. Le scadenze dei mandati vanno rispettate. Quando se ne occupa un Consiglio praticamente “scaduto”, poi, c’è pure il gusto del paradosso. (0020)
Pablo Petrasso
Questo servizio è stato pubblicato sul numero 162 del Corriere della Calabria
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