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Porto di Gioia, Raffa: «Poco chiaro il ruolo di Rfi»

REGGIO CALABRIA «La notizia apparsa sul Corriere della Calabria relativa all’avviso pubblico per la concessione, la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e la gestione del “Nuovo …

Pubblicato il: 27/09/2014 – 15:00
Porto di Gioia, Raffa: «Poco chiaro il ruolo di Rfi»

REGGIO CALABRIA «La notizia apparsa sul Corriere della Calabria relativa all’avviso pubblico per la concessione, la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e la gestione del “Nuovo terminal intermodale del porto di Gioia Tauro”, apre uno squarcio inquietante sul futuro di questa grande infrastruttura, che rischia di diventare davvero il porto delle nebbie». Lo afferma il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, la cui amministrazione, nel silenzio generale della politica, continua a seguire con attenzione le dinamiche che riguardano il futuro dello scalo calabrese. «A distanza di qualche anno – dice ancora Raffa – ho le idee più chiare rispetto alla mancata partecipazione di Rfi al bando predisposto dal ministero competente per la realizzazione del gateway e, dunque, per completare il segmento ferroviario della rete intermodale. Tutto torna alla mente». «Ricordo infatti – ha proseguito – quando i vertici di Rfi, da me interpellati, giustificarono la mancata partecipazione alla gara in questione, che utilizzava i 40 milioni di euro dell’Apq, in quanto l’intervento non rientrava tra le priorità strategiche dell’azienda. Allora giudicai grave tale comportamento che oggi, sulla base del bando del 28 agosto scorso successivo alla costituzione della cosiddetta “cabina di regia”, e alla visita del presidente del Consiglio a Reggio, ribadisco con fermezza, considerato che Rfi, da azienda controllata dallo Stato, ha anche il compito di promuovere lo sviluppo del territorio».

«E se – è il parere di Raffa – Rfi si arroga il diritto di decidere sul destino di Gioia Tauro, scegliendo se fare o no gli investimenti finanziati dallo Stato, allora siamo di fronte a un forte segnale che indica la totale assenza della politica nazionale e regionale e l’arroganza della stessa azienda». «Da parte nostra – termina il presidente della Provincia – proseguiremo imperterriti a sostenere con forza, senza fare sconti a nessuno, l’esigenza di inserire il porto di Gioia Tauro tra le priorità dell’agenda del governo nell’esclusivo interesse dei calabresi».

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