Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 8:34
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 5 minuti
Cambia colore:
 

Comunali, a Reggio il M5S "schiera" i parlamentari

REGGIO CALABRIA Nell’ultimo weekend di campagna elettorale, arrivano anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle a dare man forte alla truppa dei candidati che guidati da Vincenzo Giordano tenta di e…

Pubblicato il: 18/10/2014 – 23:56
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Comunali, a Reggio  il M5S "schiera" i parlamentari

REGGIO CALABRIA Nell’ultimo weekend di campagna elettorale, arrivano anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle a dare man forte alla truppa dei candidati che guidati da Vincenzo Giordano tenta di entrare in Comune e a quelli che scaldano i motori per le prossime regionali. Una tre giorni intensa di incontri di piazza e sopralluoghi «che abbiamo fatto oggi come nei mesi scorsi, perché noi – dicono dal palco reggino – non abbiamo mai smesso di stare fra la gente», ma forse anche un modo per tastare il polso della situazione in una delle regioni e delle città in cui i Cinque stelle sono più divisi. Non fossero bastate le polemiche per le comunarie – con la lista oggi in lizza, rimasta fino all’ultimo sull’orlo dell’esclusione per sospette irregolarità – è stato l’arresto per mafia di Giovanni Pantano, ex consigliere comunale di San Ferdinando e fra i principali animatori del locale meetup, a surriscaldare definitivamente gli animi.

I cinquestelle hanno scelto una linea di nettezza e – a scanso di equivoci – fuori dalle liste hanno voluto anche Ferdinanda Rombolà, attivista del medesimo meet up di Pantano. «Non potevamo correre rischi di sorta – ha detto in mattinata il candidato pentastellato alla presidenza della regione, Cono Cantelmi – perché il contrasto delle mafie parte dagli esempi e, come raccomandava Paolo Borsellino, senza aspettare i giudizi definitivi della magistratura». Di certo però, la vicenda sembra aver lasciato una vaga scia di malumore che non sembra rasserenare il clima. Travagli che parlamentari e candidati sembrano voler lasciare sotto il palco, affidandone l’elaborazione a virulenti botta e risposta in chat, forum e serrati scambi con il nazionale, ma che tentano di non mostrare a chi si è presentato in piazza Camagna per ascoltare la proposta dei pentastellati per la città. L’unico ad accennarvi è il senatore Nicola Morra, che pur senza fan nomi o accenni palesi, non sembra aver timore ad affermare «il Movimento 5 Stelle qui a Reggio e in tutta la Calabria sta vivendo una fase di grandi tensioni forse perché non si è capito il messaggio che Grillo e Casaleggio hanno voluto lanciare. Non possiamo pretendere il rispetto della legalità senza essere noi i primi a farlo. Nessuno è indispensabile, ma tutti sono necessari. Queste idee di trasparenza ed onestà devono essere messe in campo da persone che abbiano la credibilità».

Parole lapidarie, dure, rivolte forse più all’interno che all’esterno, ma che lì si fermano. L’obiettivo della serata è convincere chi c’è e chi passa, che il movimento può cambiare le cose a palazzo San Giorgio, in Regione, come nel Paese. La platea si riempie piano, i più sono attivisti, pochi – complici forse anche gli iniziali capricci dell’impianto audio – i curiosi che si fermano ad ascoltare. Tocca a Federica Dieni rompere il ghiaccio, «non possiamo permettere di lasciare la città e la regione a questa gente che cambia casacca e continua a fare danni», esordisce la deputata, che punta il dito contro i guasti dell’amministrazione di Giuseppe Scopelliti tanto in città come in Regione. «Scopelliti non è candidato, ma i suoi uomini hanno avuto il coraggio di ripresentarsi nonostante abbiano messo la Calabria in ginocchio», afferma la Dieni, prima di fare appello ai cittadini «per cambiare la città, come stiamo cambiando il Paese». Non più tenero nei confronti della vecchia amministrazione è il senatore Nicola Morra, reduce dai sopralluoghi fatti in giornata ad Arghillà e nei mesi scorsi a Sbarre che tuona «ho visto una situazione prossima al degrado, eppure fino a qualche tempo fa si parlava di rinascita di questa città. Magari – sottolinea – il modello di rinascita di Peppe dj si limita al centro storico». Non promette una rivoluzione, né pensa di vincere, «spero – si lascia scappare- in un buon piazzamento», ma un obiettivo chiaro il candidato sindaco pentastellato ce l’ha: entrare in Comune per avere la possibilità di scavare, tirare fuori le carte per comprendere cosa sia successo davvero negli anni passati. Non sappiamo con precisione neanche quale sia la reale situazione del Comune perché per anni lo hanno nascosto, per questo – aggiunge cedendo forse alla retorica da campagna elettorale che a urne ancora chiude vuole tutti certi della vittoria- i primi cento giorni non potremo fare altro che tirare fuori le carte, studiare per capire cosa sia stato fatto e come si possa fare». Una battaglia che può essere fatta nelle istituzioni, dicono i parlamentari Alessandro di Battista, Paolo Parentela e Dalila Nesci che parleranno dopo di lui, ma ha necessità di essere sostenuta dall’esterno da una cittadinanza che si informa e si rende protagonista e parte attiva della gestione della cosa pubblica. «Sappiamo che è difficile dire di no qui a Reggio – dice Di Battista – sappiamo che è difficile impegnarsi perché la pressione della ndrangheta è forte, ma solo con il vostro aiuto da fuori noi lì dentro riusciremo a cambiare le cose».

Un concetto che anche il candidato alla presidenza della regione ha voluto riprendere, «grazie all’interrogazione di una delle nostre parlamentari Dalila Nesci, abbiamo bloccato i trasferimento di 900mila euro al direttore generale della presidenza della Regione – dice, alludendo al sequestro degli emolumenti indebitamente percepiti e di recente sequestrati a Franco Zoccali – pensate cosa potremmo fare se riuscissimo a entrare in consiglio comunale o regionale. Ma la Calabria non cambia se io entro in consiglio regionale, ma solo se noi, tutti insieme, ci entriamo».

Alessia Candito

a.candito@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

x

x