CATANZARO «Il rischio concreto è che oltre un miliardo di fondi europei che la Calabria dovrebbe spendere entro la fine del 2015, rimarranno inutilizzati. Sarebbe un’incredibile beffa visti i gravosi problemi che investono la Regione». Ad affermarlo la deputata M5S Dalila Nesci e l’europarlamentare Laura Ferrara. «La responsabilità di questo scempio – continuano – è da imputare anche all’assessore regionale Giacomo Mancini che ha cambiato arbitrariamente l’Autorità competente sui fondi comunitari 2007-2013, allegando un comune verbale a una deliberazione di giunta regionale con oggetto diverso». Afferma Nesci: «L’atto di Mancini non è regolare. Ho investito del caso anche la Procura di Catanzaro e alla Corte dei Conti. Cinque Stelle sta conducendo una battaglia a tutto spiano sui fondi europei in Calabria, in raccordo con i suoi rappresentanti a Bruxelles». Chiosa Ferrara, che a riguardo ha presentato con il collega M5S Fabio Massimo Castaldo un’interrogazione alla Commissione europea: «Nella Regione Calabria il pagamento dei contributi Fesr è attualmente sospeso. In prorogatio la Regione dovrebbe esercitare i propri poteri solo per l’ordinaria amministrazione. A maggior ragione quanto fatto da Mancini non è ammissibile, specie se si pensa che la nomina è spuntata in un verbale allegato». «L’atto di Mancini – concludono Nesci e Ferrara – potrebbe condannare la Calabria al blocco dei fondi europei, dato che l’assegnazione che da qui in avanti farà l’Autorità di Gestione nasce da una nomina illecita. La conseguenza sarà che oltre un miliardo di euro tornerà a Bruxelles, senza che la Calabria possa spenderne un centesimo».
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