Naccari «ho sempre agito con correttezza, la verità emergerà»
«Nutro assoluta fiducia nel sistema giudiziario e dopo 5 anni di indagini è evidente l’utilità di un processo che chiarisca una situazione che una udienza preliminare in poche battute non poteva a qu…

«Nutro assoluta fiducia nel sistema giudiziario e dopo 5 anni di indagini è evidente l’utilità di un processo che chiarisca una situazione che una udienza preliminare in poche battute non poteva a questo punto ragionevolmente né definire né affrontare». Decide di affrontare a viso aperto il rinvio a giudizio disposto per lui dal gup Barbara Bennato, l’ex consigliere regionale Demetrio Naccari Carlizzi, accusato di aver effettuato pressioni sui vertici dell’assessorato regionale alla Sanità per ottenere la nomina di una persona ritenuta amica nella commissione destinata a esaminare il concorso cui avrebbe partecipato la moglie, la dottoressa Valeria Falcomatà. Una vicenda che per Naccari «ha assunto una dimensione surreale anche a causa del clamore mediatico suscitato dall’utilizzo incauto e in alcuni casi strumentale e in mala fede di frasi come “il posto e’ mio” che mia moglie non ha mai pronunciato ma sono state pubblicate e usate processualmente e politicamente per mesi prima di rivelarsi un clamoroso falso come accertato dallo stesso perito nominato dalla Procura della Repubblica. Per questo utilizzo irresponsabile e ingiustificato nessuno ha mai riconosciuto l’errore né chiesto scusa determinando una impressione errata che ha leso la mia immagine e quella di mia moglie». Questioni su cui l’ex consigliere regionale dem non vuole né « fare alcuna recriminazione nè aggiungere considerazioni pur legittime che ho maturato in questi anni sulla vicenda», anche se oggi rivendica il diritto di fare quei commenti che «per stile personale» – afferma – ha evitato «durante la fase delle indagini preliminari anche quando sapevo di subire un ingiusto trattamento convinto che ci si difende nelle sedi competenti e non mediaticamente». A poche ore dalla decisione del gup, Naccari appare tuttavia fiducioso sull’esito del dibattimento «Non ho nulla da rimproverarmi e vivo con responsabilità questa che per la mia storia personale è una prova cui rispondo nella consapevolezza di avere sempre agito con correttezza, per il Bene Pubblico. Ho firmato bilanci per miliardi di euro, non ho mai approfittato di un euro e non ho mai avuto alcuna contestazione. Sono convinto senza alcuna riserva che presto giustizia sarà fatta e la verità emergerà».