Una giunta di emergenza per fermare il disastro
La catastrofica condizione economica e sociale della Calabria, costringerà il prossimo governo regionale ad assumere le vesti ed i toni di un vero e proprio esecutivo di emergenza! Non nel senso di “…
La catastrofica condizione economica e sociale della Calabria, costringerà il prossimo governo regionale ad assumere le vesti ed i toni di un vero e proprio esecutivo di emergenza! Non nel senso di “tutti insieme appassionatamente” in una giunta-macedonia, bensì nel senso di una gestione straordinaria e di vera emergenza. Un’emergenza fatta di provvedimenti straordinari e coraggiosissimi per fermare la caduta nel baratro della nostra Calabria. Tutti gli indicatori lasciavano chiaramente capire, già 10 anni fa, che senza opportune e mirate misure finanziarie e politiche, la Calabria non ce l’avrebbe mai fatta. Per la verità, le basi del tracollo risalgono ai governi Berlusconi-Bossi-Tremonti, quando venne decisa e perseguita la totale cancellazione dall’agenda di governo della “questione meridionale”, in omaggio alla più importante questione settentrionale”! Furono anni in cui il governo nazionale, non solo dimenticò del tutto il Sud, ma addirittura finì per penalizzare pesantemente questa parte del Paese. A ciò aggiungiamo la medriocrità dei nostri governi regionali, soprattutto in Calabria, che fallirono tutti gli obiettivi, ad iniziare dall’utilizzo dei fondi comunitari e dalle politiche di sviluppo. Fatta eccezione per alcuni settori della giunta Loiero, per il resto, i governi regionali si caratterizzarono per la loro pressoché totale capacità di incidere sui gravi problemi della Calabria. Buon ultima la giunta Scopelliti che ha lasciato solo e soltanto macerie!
Ora viene l’ultima chiamata per la Calabria! Chi andrà a governare non troverà la strada in discesa, anzi. E dovrà immediatamente adottare provvedimenti straordinari, al massimo entro i primi sei mesi, approfittando del fatto che il presidente del Consiglio Renzi, dimostra di voler puntare molto sulla Calabria, come dimostrano le diverse visite ufficiali fatte in Calabria, cosa mai successa prima d’ora. Nel frattempo dovrebbe essere attiva l’annunciata “Cabina di regia” voluta da Renzi proprio per la Calabria. La vittoria di Mario Oliverio sembra andare nel verso giusto. La sua lunga esperienza sarà utilissima ad affrontare la drammatica condizione della Calabria. Ovviamente molto dipenderà dalle prime scelte che dovrà fare, ad esempio la composizione della nuova giunta regionale. Intanto ci sarebbe, come primo atto, da cambiare la norma dello Statuto che impone al presidente la nomina di solo due esterni in giunta. Un errore grave. Il presidente deve essere libero di comporre la giunta regionale come meglio crede, anche con tutte professionalità e competenze esterne, se necessario. O, se ritiene di trovarle in consiglio, anche tutti interni. La gravità del momento richiede il ricorso alle migliori intelligenze a livello nazionale, soprattutto in alcuni settori chiave, dai quali dipenderà il futuro della nostra terra. Bisogna poi sperare anche nella qualità del nuovo consiglio regionale, nella sua capacità di legiferare, facendo subito dimenticare i pasticci e la mediocrità del Consiglio regionale uscente.
La Calabria ora è veramente ad un bivio: da una parte si va verso il disastro, dall’altra verso un’ inversione di tendenza. Non c’è tempo da perdere, ed è necessario che tutte le Istituzioni si stringano e si uniscano per operare in favore della Calabria. E’ necessaria una solidarietà politica forte, perche le sfide che avrà davanti la nuova amministrazione regionale sono di straordinaria portata!
*ex deputato Pd