Lea Garofalo, la Cassazione ha confermato le condanne
ROMA Sono definitive le condanne per l’omicidio della testimone di giustizia crotonese Lea Garofalo: la Cassazione ha confermato i quattro ergastoli e la condanna a 25 anni emessi dalla Corte d’Assis…

ROMA Sono definitive le condanne per l’omicidio della testimone di giustizia crotonese Lea Garofalo: la Cassazione ha confermato i quattro ergastoli e la condanna a 25 anni emessi dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano il 25 maggio 2013 a carico dei cinque imputati, tra cui l’ex compagno Carlo Cosco. La I Sezione penale della Cassazione, presieduta da Maria Cristina Fiotto, ha confermato l’ergastolo inoltre per Vito Cosco, fratello di Carlo, Rosario Curcio e Massimo Sabatino. Per l’ex fidanzato della figlia di Lea, Carmine Venturino, la condanna definitiva è a 25 anni in ragione dello sconto di pena per le sue dichiarazioni. Lea Garofalo fu uccisa a Milano il 24 novembre 2009, il suo corpo fu bruciato in un magazzino a Monza. Nel processo di primo grado l’ipotesi era che la donna, della quale non fu rinvenuto il cadavere, fosse stata sciolta nell’acido, ma poi Venturino dopo la condanna in prima grado ha raccontato che il corpo venne bruciato. I pochi resti della donna sono stati quindi rinvenuti in un tombino tre anni dopo la sua scomparsa. La Cassazione ha anche condannato gli imputati al pagamento delle spese processuali e al risarcimento alle parti civili, fra cui la figlia di Lea, Denise Cosco, e il Comune di Milano.