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Lanzetta: necessaria una nuova classe politica

LAMEZIA TERME «La Calabria deve superare il vecchio modello basato sull’assistenzialismo e sulla distribuzione di benessere che arriva dall’alto». È quanto sostenuto dal ministro agli Affari Regional…

Pubblicato il: 21/12/2014 – 10:08
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Lanzetta: necessaria una nuova classe politica

LAMEZIA TERME «La Calabria deve superare il vecchio modello basato sull’assistenzialismo e sulla distribuzione di benessere che arriva dall’alto». È quanto sostenuto dal ministro agli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta intervenuta a Lamezia Terme all’apertura del nono anno della scuola di Dottrina sociale della Chiesa promossa dal vescovo di Lamezia mons. Luigi Cantafora. Per il ministro occorre costruire un nuovo modello di sviluppo sociale ed economico «partendo dalla valorizzazione della nostra identità come segno di appartenenza ad un popolo che deve diventare cittadinanza impegnata, riflessiva, consapevole e unita in vista di un obiettivo o un progetto comune». A proposito delle prossime elezioni del capo dello Stato, Lanzetta ha sottolineato che il nuovo presidente della Repubblica «sia una persona libera, colta, innamorato dell’Italia e della sua storia, in sintonia con gli Italiani che hanno sempre amato e rispettato la sua figura e il suo ruolo». L’esponente del governo Renzi in tema di Dottrina sociale della Chiesa che affermato che rappresenta «una porta che apre al bene comune, fine ultimo della vita politica. È essenziale la presenza nel mondo politico di persone che siano guidate da valori chiave: democrazia, libertà, dignità della persona, solidarietà, partecipazione, lavoro, legalità. Ma per far questo – ha concluso – occorre formare una nuova classe dirigente politica che scommetta sulla preparazione dei giovani, incoraggiandoli ad occuparsi del bene comune, a dedicarsi allo studio, a disporsi con atteggiamenti di apertura verso il futuro, ad essere riferimento affidabile per i cittadini, per imparare a fare politica senza compromessi morali, a rafforzare il senso della legalità e delle istituzioni, ad anteporre sempre gli interessi collettivi a quelli di partito».

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