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Riforma dello Statuto, Tallini: progetto pericoloso per la Calabria

REGGIO CALABRIA «Il patto Oliverio-Adamo-Gentile, che sta caratterizzando negativamente la X legislatura, questa volta ha partorito il classico, ma pericoloso per la Calabria, topolino: una misera ma…

Pubblicato il: 16/01/2015 – 14:22
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Riforma dello Statuto, Tallini: progetto pericoloso per la Calabria

REGGIO CALABRIA «Il patto Oliverio-Adamo-Gentile, che sta caratterizzando negativamente la X legislatura, questa volta ha partorito il classico, ma pericoloso per la Calabria, topolino: una misera ma perniciosa “riformicchia” che vorrebbero nobilitare con la definizione di riforma dello Statuto e che ha un solo scopo: garantire la strategia di potere del patto “ADG”, attraverso il consolidamento dell’uomo solo al comando che si sceglie “tutti gli uomini del presidente” e fa una pernacchia ai consiglieri regionali». È quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Tallini. «Si tratta – prosegue Tallini – di un pacchetto legislativo che, se fosse stato solo ipotizzato dal centrodestra, avrebbe fatto insorgere la Calabria “democratica”. Il progetto di riforma incide sugli articoli 33 e 35 dello Statuto e, con l’incredibile condivisione dei consiglieri reggini del centrosinistra, sull’articolo 23, che espressamente riguarda l’autonomia funzionale, contabile e organizzativa del Consiglio. L’invenzione del consigliere delegato, finalizzata a dare un contentino ai consiglieri regionali di un’Aula che palesemente s’intende svuotare di ruolo e di funzioni, non soltanto si fa una beffa della figura del Sottosegretario, criticabile quanto si vuole ma perlomeno aveva un chiaro profilo istituzionale, ma viola lo Statuto e la Costituzione». «L’assemblea legislativa, infatti – sostiene ancora Tallini – ha poteri legislativi e di controllo sull’Esecutivo, ma se un consigliere regionale è coinvolto direttamente nella gestione, seppure sotto la rigida supervisione del presidente, è evidente anche alle pietre che controllore e controllato coinciderebbero. Con tutto cio’ che ne discende. Si aggiunga lo svilimento delle prerogative del Consiglio regionale, attraverso la modifica dell’articolo 23 che immediatamente lo pone alle direttive del presidente, e il risultato sarà quello di trasformarlo in un’Aula sorda e grigia o, nella migliore delle ipotesi, trasversale».

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