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'Ndrine in Liguria, sequestro di beni della Dia

GENOVA La Direzione investigativa antimafia di Genova, in collaborazione con personale della polizia di Stato di Savona, sta eseguendo un sequestro preventivo di beni aziendali del valore di circa 10…

Pubblicato il: 09/03/2015 – 7:29
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'Ndrine in Liguria, sequestro di beni della Dia

GENOVA La Direzione investigativa antimafia di Genova, in collaborazione con personale della polizia di Stato di Savona, sta eseguendo un sequestro preventivo di beni aziendali del valore di circa 10 milioni di euro, riconducibili ai fratelli Fotia, Pietro, Francesco e Donato e nei confronti di Giuseppe Criaco e Remo Casanova. Il provvedimento riguarda tre imprese, “Scavo-ter srl”, “P.d.f srl” e “Se.le.ni s.r.l.”, impegnate nella realizzazione di appalti pubblici, opere edili e movimento terra. Gli indagati sono accusati del delitto di intestazione fittizia di beni.

L’indagine ha preso spunto dai monitoraggi agli appalti condotti dalla Dia di Genova per verificare se, nella realizzazione di opere pubbliche, ci sono tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata. Sono emerse, fa sapere la Dia di Genova, «rilevanti condotte illecite nelle aggiudicazioni di alcuni appalti da parte del gruppo» capeggiato da Pietro Fotia, amministratore occulto delle società sequestrate, legato da rapporti di parentela con appartenenti alla cosca ‘ndranghetista dei ”Bruzzaniti-Morabito-Palamara” di Africo (Reggio Calabria).
Gli indagati, accusati di intestazione fittizia di beni, avrebbero costituito nel corso di pochi anni le società ”P.d.f. srl” e ”Se.le.li. srl” al solo scopo di sviare la prefettura di Savona che aveva interdetto l’aggiudicazione di nuovi appalti pubblici alla ”Scavo-ter S.r.l.”, ritenuta soggetta a infiltrazioni mafiose. Le indagini della Dia hanno portato alla luce il ruolo di prestanomi di Giuseppe Criaco, nipote incensurato dei Fotia, e Remo Casanova, uomo fidato del sodalizio a cui è stata intestata dai Fotia la ”Se.Le.Ni. S.r.l.”.

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