Stralcio Archi Astrea, Canzonieri condannato a 15 anni

È di quindici anni la condanna che il Tribunale presieduto da Natina Pratticò ha inflitto a Donatello Canzonieri, elemento di spicco del clan Tegano, come tale imputato nello stralcio del procedimento Archi Astrea. Una sentenza che non solo rispetta in larga misura le richieste del pm Giuseppe Lombardo, ma soprattutto è in linea con quanto messo nero su bianco dalla pronuncia del collegio, presieduto da Giuseppe Campagna: il clan Tegano si era preso e per anni ha gestito in totale impunità la Multiservizi, la più grande municipalizzata della città.
Tassello di una strategia molto più ampia e sofisticata, che come un mosaico sta progressivamente venendo fuori da inchieste e sentenze, la progressiva colonizzazione delle società miste della città altro non è stato – hanno svelato le indagini – il segno più tangibile dei nuovi assetti e delle nuove regole, venuti fuori dalla seconda guerra di ‘ndrangheta e  consolidati nei decenni successivi da quel direttorio di clan che ha saputo imporre il proprio sistema di governo. Un sistema di cui – conferma la sentenza – Donatello Canzonieri era ed è elemento di rilievo.
In passato più volte condannato per diversi reati, fra cui il danneggiamento dello storico bar Malavenda, Canzonieri  è sndicato da più collaboratori di giustizia come numero due di Carmelo Murina, storico reggente dello strategico quartiere di Santa Caterina, Canzonieri,  è stato indicato da più collaboratori di giustizia come numero due di Carmelo Murina, storico reggente dello strategico quartiere di Santa Caterina.

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it